Uno dei miei desideri è quello di andare a vivere nell’emisfero sud del mondo per qualche anno e così osservare le meraviglie celesti del cielo meridionale: le Nubi di Magellano, la Nebulosa Carena, la Croce del Sud … l’elenco è talmente vasto che occorrerebbe un atlante per contenerlo, qui non è proprio il caso.
Questa fotografia ripresa dal telescopio spaziale Hubble mostra uno di questi oggetti: la Nebulosa Tarantola o NGC2070 o 30 Doradus , a seconda di come ognuno scelga di chiamarla, situata nella Grande Nube di Magellano.
La 30 Doradus è enorme: 200 parsec 1 e dista 160-170 mila anni luce da noi: se si scambiasse di posto con la Nebulosa di Orione apparirebbe 60 volte più grande della Luna Piena e riuscirebbe proiettare ombre!
La sua natura nebulare fu riconosciuta sotanto nel 1751 dall’astronomo e abate francese Nicolas Louis de Lacaille, noto per aver dato un nome a molte costellazioni dell’emisfero sud, prima si pensava che fosse soltanto una normale stellina di ottava grandezza.
In realtà 30 Doradus è la più grande regione di formazione stellare conosciuta nell’Ammasso Locale: una regione di idrogeno ionizzato enorme, spazzata da venti stellari prodotti da antiche e nuove supernove e da giovani stelle blu, come quelle della regione R136 riprodotta qui a fianco.
Sono praticamente tutte delle giganti azzurre del tipo O3 2, uno scrigno di gioielli veramente unico!
Un giorno probabilmente 30 Doradus si evolverà in un ammasso globulare, uno dei tanti che circonda la nostra Galassia.
Sapete perché continuo a chiamare la nebulosa col nome di 30 Doradus? io non sopporto i ragni….
Note:
- Un parsec è 3,26 anni luce ↩
- Qui c’è l’elenco delle classi spettrali ↩
Condividi: