In queste calde sere il cielo è dominato dalla costellazione del Cigno e da Vega (\(\alpha \ Lirae\)), la quinta stella più luminosa del nostro cielo. Questa qui sopra l’ho fotografata giusto iersera dal mio studiolo.
Vedete quel quadratone tra Vega e il Cigno? Sono i centoquindici gradi quadrati in cui ha scrutato l’osservatorio spaziale dedicato alla ricerca di altri mondi Kepler. Non lasciatevi trarre in inganno dalle dimensioni in foto; in realtà è grande più o meno quanto il dorso della vostra mano vista a braccio teso contro il cielo (se poi avete delle mani particolarmente grandi sarà sicuramente meno).
In questa modesta porzione di cielo non lontana dal piano galattico ma relativamente sgombra da nubi molecolari Kepler ha identificato 1 oltre mille pianeti di cui è stata poi confermata l’esistenza con altri metodi.
Di questi mille pianeti alcuni appaiono decisamente inospitali, almeno per il metro terrestre. Altri sono ben più promettenti, mentre alcuni mostrano un indice ESI [1] decisamente simile alla Terra. Ancora non sappiamo se questi strani e nuovi mondi ospitino altre forme di vita e civiltà [2], ma comunque possiamo ragionevolmente crederlo almeno per qualcuno di essi.
Se poi pensiamo che l’area osservata da Kepler copre appena lo 0,28% della volta celeste, provate a immaginare quanti altri mondi , e che magari ospitano pure altre forme di vita, ci possono essere solo nella nostra galassia 2!
Note:
Note:
- Col metodo dei transiti, vedi la serie di articoli Come ti calcolo le proprietà di un esopianeta. ↩
- tenete conto che comunque questo vale solo per le latitudini galattiche prossime allo zero. Allontanandoci dal piano galattico ovviamente la densità stellare scende e quindi anche i sistemi planetari disponibili. ↩
Riferimenti:
- . @umbywankenobi, "L'indice ESI (Earth Similarity Index) - Il Poliedrico", Il Poliedrico, 2014. http://goo.gl/kgCavI
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