Sole e Geotermia
L’altra risorsa fondamentale che promette di supplire alle carenze delle altre fonti energetiche alternative è quella da cui gran parte delle risorse energetiche deve l’esistenza – anche i vettori fossili: il Sole.
Il Sole può essere sfruttato essenzialmente in due modi: fotovoltaico e termodinamico.
Il primo non necessita di grandi spiegazioni: si tratta essenzialmente di convertire l’energia luminosa direttamente in elettricità sfruttando l’effetto fotoelettrico di alcuni materiali semiconduttori; lo svantaggio è il basso rendimento e il relativamente alto costo di questo processo, anche se nuovi studi cercano di migliorarne la resa 1, 2 per renderlo più conveniente.
L’altro metodo è più intrigante e aperto a diverse soluzioni, ma che hanno tutte in comune il fatto di utilizzare il calore generato dalla radiazione solare, in pratica la forma più comune di energia disponibile.
Infatti qui si va dal classico uso per il riscaldamento dell’acqua per uso domestico alle torri solari con specchi concentratori. Anche qui il limite consisteva nella disponibilità di una adeguata insolazione, ma grazie al CERN di Ginevra, questo limite è stato ridimensionato grazie alla tecnologia del vuoto 3.
Presto sarà possibile sfruttare il calore della concentrazione anche di notte, impiegando mezzi diversi dall’acqua come i sali fusi utilizzati dall’impianto pilota Archimede a Priolo Gargallo (SR) 4.
La geotermia riveste un ruolo importante in alcuni paesi del mondo -tra cui l’Italia. Questa energia si ottiene sfruttando il calore endogeno della Terra, che cresce mediamente di 3° C ogni metro di profondità. Essenzialmente si divide anch’essa in due linee principali: quella ad alta entalpia e quella a media e bassa entalpia:
la prima riguarda la produzione di fluidi (tipicamente acqua) ad alto contento entalpico (> 1000 kJ/kg) usati essenzialmente per la produzione di energia elettrica 5, la seconda invece viene usata soprattutto per funzioni di riscaldamento domestico (anche a distanza) e serricultura (< 1000 kJ/kg) 6.
Condividi: