Addio a Rita Levi-Montalcini

Rita Levi-Montalcini

Anche qui sto male.
Non vorrei raccontare di questi tristi momenti ma credo che un posticino lo meriti anche Lei.

E’ morta la Premio Nobel per la medicina Rita Levi-Montalcini.
Il Nobel le fu assegnato nel 1986, 35 anni dopo aver scoperto il Nerve growth factor, una proteina che promuove la crescita delle cellule nervose.
Rita Levi-Montalcini si laureò in medicina nel 1936 e per tutto il periodo bellico della II Guerra Mondiale i suoi  studi furono alquanto discontinui per motivi di persecuzione religiosa.
Nel settembre del 1946, Levi-Montalcini accettò un incarico semestrale presso la Washington University di St. Louis , sotto la supervisione del professor Viktor Hamburger, dove vi rimase poi però per trent’anni.
Fu proprio lì che compì il suo lavoro più importante: riuscì a isolare il fattore di crescita nervoso (NGF) osservando come alcuni tipi di cellule tumorali riescono a causare una crescita estremamente rapida delle cellule nervose.

Forse però per molti è ricordata come la distinta Senatrice che votò sempre la fiducia al governo durante la XV Legislatura della Repubblica Italiana ricevendo in cambio epiteti poco signorili e insulti da molti membri dell’allora coalizione di opposizione.

Io invece preferisco ricordarla così, come Donna e Scienziato che non ha mai abbassato la testa di fronte a tutte le avversità che ha incontrato nei suoi 103 anni.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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