Caos nel Mediterraneo

Preferisco più parlare di scienza che di politica, scusate se però qualche volta non mi trattengo, specie ora che i media nazionali parlano solo di bordelli e mignottume vario…

Manfestante tunisino

La situazione politica nel mediterraneo sta esplodendo: la Tunisia ha rovesciato il suo dittatore Zine El Abidine Ben Ali  il cui partito (RCD) alle elezioni del 2009 aveva riscontrato l’89.62% di consensi, più o meno come nelle vecchie finte democrazie socialiste mitteleuropee del secolo scorso (per questo si parla di percentuali bulgare), dopo che Wikileaks aveva rivelato il pensiero di dell’ambasciatore americano sul l’ex Presidente 1, 23.

Wikileaks è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma la realtà è che il paese era stremato e alla fame, senza più prospettive per il futuro, governato da una dittatura imposta dall’esterno 4 e che verso l’esterno doveva rispondere.

L’Algeria, scossa nei giorni scorsi dallo stesso furore tunisino,  in queste ore sta meditando per un rimpasto di governo 5 ma credo che non sarà sufficiente, purtroppo.

L’Egitto è teatro in queste ore di una rivolta popolare per gli stessi motivi, disoccupazione, caro vita, corruzione  e stipendi da fame contro una dittatura che non esita a sparare sui giornalisti e che taglia tutte le telecomunicazioni col mondo per non far trapelare – inutilmente- il quadro drammatico del paese 6.

Per la cronaca, lo stesso sta accadendo in Albania, più o meno per le stesse ragioni, nonostante le lodi sperticate della Banca Mondiale 7, 8.

Non sto a fare la cronaca di queste ore drammatiche, voglio però sottolineare una cosa: questi regimi hanno vissuto tutto questo tempo grazie anche al consenso dei paesi occidentali, soprattutto europei, preoccupati da un ipotetico mega-stato musulmano e dal fondamentalismo religioso, che hanno permesso a questi dittatori corrotti di rimanere al potere (a moglie delll’ex Presidente tunisino Ben Alì è scappata con 1, 5 tonnellate d’oro 9 e di depredare la popolazione.

Questa  è miopia, stoltezza. Se avessero chiesto e appoggiato più democrazia e sviluppo sociale, non esisterebbe ora un reale pericolo fondamentalista religioso musulmano  10 nella regione, la colpa è nostra perché non abbiamo obbligato le nostre classi politiche di chiedere qli stessi nostri diritti quando interagiscono con Stati non proprio liberi e non proprio trasparenti.

Sarebbe ora di incominciare a chiedere….

Note:

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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