Deforestazione e Riscaldamento Globale

Purtroppo spesso i media italiani lasciano poco spazio ai veri problemi del pianeta come il Riscaldamento Globale. Anche la politica mondiale preferisce cedere al ricatto del PIL piuttosto che preoccuparsi del futuro del pianeta, e questo è molto più grave.

Alberi abbattuti ai margini della Foresta Amazzonica

Secondo il World Carfree Network (WCN), auto e camion rappresentano circa il 14 per cento delle emissioni globali di carbonio nell’atmosfera, mentre molti analisti attribuiscono ad almeno il 15 per cento delle altre emissioni alla deforestazione.
Secondo molti ricercatori, la deforestazione nelle foreste pluviali tropicali aggiunge anidride carbonica in atmosfera più che la somma totale di auto e camion sulle strade del mondo.
La ragione di questa cifra spaventosa è dovuta al fatto che quando gli alberi vengono abbattuti rilasciano carbonio nell’atmosfera, dove si mescola agli altri gas a effetto serra provenienti da altre fonti e contribuendo così al riscaldamento globale 1.
Pertanto è necessario fare altrettanti sforzi per evitare la deforestazione di quanto si faccia per cercare di aumentare l’efficienza dei carburanti e di ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili.

«Poiché la produzione di cenere comporterebbe una rapida distruzione di querce, cerri e altri legnami, vietiamo con il presente Statuto che alcuno faccia cenere nel contado e districtus di Arezzo o venda legna a chi voglia farne cenere. Pena 25 lire per ogni contravventore e per ogni volta che sia commesso il delitto; chiunque potrà sporgere la denunzia e muovere l’accusa…»
Gli Statuti di Arezzo anno 1327

Secondo i rapporti dell‘Environmental Defense Fund (EDF), 32 milioni di ettari di foresta tropicale sono stati abbattuti ogni anno tra il 2000 e il 2009, e il ritmo della deforestazione non fa che aumentare.
A meno di non modificare l’attuale sistema che premia la distruzione delle foreste, il disboscamento immetterà altri 200 miliardi di tonnellate di carbonio nell’atmosfera nei prossimi decenni …“, dice EDF, “Qualsiasi piano realistico sufficientemente veloce per ridurre gli effetti dell’inquinamento e del Riscaldamento Globale per evitare gravi e pericolose conseguenze deve affidarsi anche alla conservazione delle foreste tropicali2

Ma è difficile convincere gli abitanti poveri del bacino amazzonico e di altre regioni tropicali del mondo di smettere di tagliare gli alberi, quando queste sono l’unica loro risorsa economica.
Conservare le foreste ha un costo non indifferente, mentre i profitti che si fanno col commercio di legname e col carbone di legna, nella creazione di nuovi terreni da pascolo o destinati all’agricoltura premono per la riduzione delle foreste“, aggiunge EDF 3.

Inoltre un altro grave problema legato alla deforestazione è la perdita della biodiversità 4: più della metà delle specie vegetali e animali vivono nelle  foreste pluviali.

Un modo per aiutare i paesi tropicali  a ridurre la deforestazione è attraverso la partecipazione al programma di riduzione delle emissioni e delle deforestazione e degrado forestale delle Nazioni Unite (UN-REDD).
UN-REDD cerca di incentivare le persone – e gli Stati che vi partecipano – a prendersi  cura delle foreste e della loro gestione sostenibile.
Gli esempi includono l’utilizzo di minori risorse forestali per le attività agricole come la coltivazione del caffè e la produzione di carne e latte. A questo modo le nazioni partecipanti a questo programma possono accumulare e vendere i crediti di inquinamento come le nazioni industrializzate quando sono in grado di dimostrare di aver abbassato la deforestazione al di sotto di una linea di base.
Il programma UN-REDD ha incanalato più di 117 milioni di dollari 5 di aiuti finanziari diretti e attraverso il sostegno educativo alla riduzione della deforestazione in 44 paesi in via di sviluppo in Africa, Asia e America Latina fin dall’inizio del 2008.

Il Brasile è tra i paesi che grazie a UN-REDD ha compiuto gli sforzi maggiori per ridurre le emissioni di carbonio. Grazie a questo programma il Brasile ha rallentato la deforestazione entro i suoi confini del 40 per cento dal 2008 ed è sulla buona strada per conseguire una riduzione dell’80 per cento entro il 2020.
Il successo iniziale del programma UN-REDD in Brasile fa ben sperare per la riduzione della deforestazione in altre parti dei tropici.


Liberamente tratto da Scientific American 6

Note:

  1. Aggiungo che gli alberi dal momento che vengono uccisi (tagliati o abbattuti per altri) cessano di assorbire carbonio atmosferico e di fissarlo nel loro tronco.  Quando bruciamo un albero, questo restituirà la stessa quantità di carbonio che aveva assorbito in precedenza, quindi il bilancio sembra pari. Purtroppo facendo ricorso indiscriminato a fonti energetiche fossili ogni momento rendiamo all’atmosfera milioni di tonnellate di biossido di carbonio che la natura aveva sottratto all’atmosfera nell’arco di milioni di anni. Le foreste in questo momento sono l’unica efficace linea di difesa dal Riscaldamento Globale.
  2. Oltretutto occorre ricordare che i costi economici dei danni provocati dall’acuirsi dei fenomeni meteorologici incomincia a farsi difficilmente sostenibile già per alcune economie più importanti, come ad esempio l’Italia.
  3. La cosa curiosa che spesso non viene citata è l’estrema povertà dei terreni strappati alle foreste. Gran parte degli elementi nutritivi del terreno non esistono più perché sono entrati nel ciclo naturale di vita e di morte della foresta. Gli agricoltori invece usano concimare i terreni e al contempo strapparli alle foreste con il fuoco; così solo i primi centimetri del terreno si arricchiscono di fosforo, magnesio e potassio ma non di azoto, importante questo per la produzione di clorofilla, proteine e aminoacidi che i vegetali possono assorbire solo dal terreno. Il risultato è che dopo un paio di anni questi terreni diventano assolutamente sterili e incapaci di sostenere qualsiasi coltivazione e allora la necessità di nuovi terreni si rinnova.
  4. Biodiversità ed ecosostenibiltà per salvare il mondo, Il Poliedrico 15 giugno 2012.
  5. Una goccia nel mare di quanto si spendono ogni anno in armamenti, guerre, o di quanto siano costati i piani di salvataggio economici agli istituti bancari dall’inizio della crisi dei derivati dal 2008 a oggi.
  6. Deforestation and Its Extreme Effect on Global Warming.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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