A volte il tempo è un tiranno implacabile, avrei voluto scrivere qualcosa sull’impresa storica di Jurij Alekseevič Gagarin, parlare delle prospettive che si aprivano all’Umanità con quel volo, i sogni che dai tempi di Icaro improvvisamente diventavano realtà.
L’ha fatto la bravissima Sabrina prima di me con queste immagini che valgono più di mille trattati.
Perdetevi pure negli occhi di questo ragazzo di 27 anni e vedrete i sogni che avrei voluto raccontarvi io.

Il 12 aprile 1961 il cosmonauta russo Yuri Gagarin divenne il primo uomo a viaggiare nello spazio. Fu lanciato in orbita con la navicella Vostok 3KA-3 (Vostok 1). CREDIT: ESA

Yuri Gagarin nella stampa americana… CREDIT: http://www.nasa.gov/mission_pages/shuttle/sts1/gagarin_anniversary.html
Articolo originale scritto da Sabrina Masiero per il blog TuttiDentro:
Yuri Gagarin: 50 anni di voli spaziali
Grazie Umberto carissimo! Sempre un piacere collaborare con te!!!
Grazie Umberto caro! E' sempre un piacere collaborare con te!
È vero, ci sono immagini che possono trasmettere emozioni indescrivibili a parole.
Dai graffiti rupestri di Altamura alla Cappella Sistina di Michelangelo o a un Rembrant: in tutta la sua storia l'essere umano ha sempre cercato di trasmettere le sue emozioni attraverso la via più semplice per il prossimo: l'arte visiva. La fotografia ha esteso questa capacità a tutti, anche a chi come me non sa disegnare affatto.
Per questo amo fotografare, anche se non sarò mai un artista, e nelle immagini -come in queste di Gagarin – mi lascio trasportare da quello che percepisco e che avrei difficoltà a mettere per iscritto.
Grazie Sabrina 🙂
Com'è vero, Umberto… Mi lascio catturare dalle immagini e sicuramente sono un aspetto fondamentale anche nella divulgazione scientifica… in quella astronomica. Però, ho avuto modo di lavorare con dei non vedenti, ed è stato straordinario accorgersi che, anche senza la vista, hanno una capacità impressionante di immaginazione… Forse migliore della nostra.
E sì, invidio anch'io quelle persone che hanno un'alta capacità di disegnare, di dipingere, di rappresentare la nostra realtà, ma che è sempre soggettiva e che riflette l'animo di chi la realizza.
Grazie a te, Umberto 🙂