L’importanza di una eclisse

Credit: Jonathan Sabin - Ellenton, Florida

Sono passati ben 372 anni dall’ultima volta che c’è stata una  eclisse totale di Luna durante il solstizio d’inverno, peccato che non sia stata visibile dal nostro paese, se non per pochi minuti prima dell’alba, cielo permettendo. Per questo non me la sono sentita di scrivere qualcosa in merito per annunciare un fenomeno che con tutta probabilità non sarebbe forse nemmeno notato.
Vorrei solo sottolineare l’importanza delle osservazioni visuali, e ovviamente fotografiche, di un evento tutto sommato abbastanza banale.
Come ha sottolineato anche l’ottimo sito spaceweather, è importante l’osservazione anche solo visuale di una eclissi di Luna. Le informazioni che si possono ricavare dal colore e dalla Luminosità della Luna in ombra sono un indice preziosissimo sulla qualità della nostra stratosfera.
Infatti, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, la Luna non scompare mai del tutto, come ci si aspetterebbe da un corpo che entra in un cono d’ombra, specie se questo cono d’ombra è proiettato dalla Terra stessa. La nostra atmosfera diffonde la luce solare nel nostro cono d’ombra all’altezza della Luna rendendola comunque visibile, anche se arrossata, più o meno per lo stesso fenomeno che rende rosso il Sole all’orizzonte.

Quando qli strati più alti della nostra atmosfera sono più sporchi, come ad esempio dopo un’eruzione vulcanica, la qualità e la quantità di luce diffusa cambia, e più la nostra atmosfera è opaca, meno luce viene diffusa e meno luminosa è la Luna durante l’eclisse.

Per il professore Richard Keen dell’Università del Colorado, l’effetto dell’eruzione del Pinatubo del 1992 che inondò l’atmosfera di milioni di tonnellate di polveri e gas, provocò un abbassamento globale di temperatura di qualche decimo di grado rendendo più opaca l’atmosfera ai raggi del Sole e le eclissi di Luna più oscure.
Quindi le riprese di questa eclisse del 21 dicembre scorso indicano una atmosfera abbastanza limpida, nonostante la famosa eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull che mise in all’erta i cieli di tutta Europa nei mesi di marzo e aprile scorsi.

Quindi è importante l’osservazione visuale dei fenomeni celesti, come per esempio le eclissi, o le piogge di meteore, o le comete quando è possibile. Come vedete anche da una banalità come l’intensità di un cono d’ombra può dare più informazioni di tanti articoli di giornale sullo stesso fenomeno, che si limitano alla cronaca dell’evento, come invece mi sforzo di  fare attraverso questo Blog.

Dimenticavo: per chi ha voglia di godersi alcune immagini dell’eclissi di Luna del 21 dicembre 2010 può trovarle a questo indirizzo.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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Un commento:

  1. Grazie, un bell’articolo… Complimenti!
    Il nr.contributo all’Eclissi di NotitiAE al link:
    http://notitiae.wordpress.com/2011/01/03/eclissi-

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