Doppio ammasso di Perseo: notate la macchiolina verde, magnitudine totale stimata di 10.3 [1], lì sopra a NGC869 (quello sotto è NGC884)? Le sue coordinate sono in ascensione retta 02 11 26.04 e declinazione +56 45 04.2 (grado più, grado meno).
Bene, per fotografarla non sono dovuto andare troppo lontano, ero in giardino, protetto dai lampioni al sodio dell’illuminazione stradale dalla mia casa e da alti pini dalle luci della città più vicina a nord. Praticamente vedevo solo una striscia di cielo dominata da Cassiopea.
Non ho una strumentazione astronomica, non l’ho mai avuta, nonostante la mia innata passione del cielo. Per questa fotografia ho usato una comune reflex digitale Canon EOS 1000d, non una macchina al top, ma che mi consente di interfacciarla con un comune pc portatile via USB per le operazioni di messa a fuoco manuale e per lo scatto, su un comune, banale e poco costoso cavalletto fotografico. L’obiettivo è il Canon EF-S 55-250/4-5.6 IS, usato alla lunghezza focale di 214 mm, focale 5,6 a 1600 ISO.
La foto è stata ottenuta sommando 13 esposizioni di 3,2 secondi ciascuna per un totale di 41,6 secondi elaborati con il programma freeware Iris.
La necessità di dover ricorrere a pose molto brevi è stata dettata soprattutto dall’uso di una montatura non motorizzata per evitare il più possibile l’effetto delle strisciate dovuto alla rotazione terrestre, u n po’ di mosso è stato inevitabile, ma comunque lo reputo accettabile per questa ripresa.
Questa è la filosofia hacker applicata all’astrofotografia, ossia tirare fuori il massimo da pochi mezzi. L’obiettivo non è pensato per la fotografia astronomica, ma ha fatto il suo dovere, il cavalletto non motorizzato ha retto la macchina fotografica senza tentennamenti nonostante l’inquadratura fosse quasi allo zenit, e il portatile non si è scaricato sul più bello. In compenso, mi sono buscato un po’ di freddo e di umidità… ma ne è valsa la pena, che dite?
[1] ephemeris
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