Il brillamento del 22

Classe
Piccco (W/m2) di raggi X tra 1 e 8 Angstroms (I)
X I > = 10-4
M 10-5 < = I < 10-4
C 10-6 < = I < 10-5
B I < 10-6
Un flare solare (o brillamento)  è una esplosione sul Sole che si verifica quando l’energia immagazzinata in un intreccio di campi magnetici (di solito sopra le macchie solari) viene improvvisamente liberata. I flares producono uno scoppio di radiazioni su tutto lo spettro elettromagnetico, dalle onde radio ai raggi X e raggi gamma.
I brillamenti solari vengono classificati in base alla loro luminosità nei raggi X nell’intervallo  di lunghezze d’onda compreso tra gli 1 e 8 Angstrom.
I brillamenti di classe  X sono i più grandi, sono  eventi che possono innescare un radio blackout planetario e  tempeste di radiazioni di lunga durata.
I brillamenti di classe M sono di medie dimensioni e possono causare blackout radio brevi che colpiscono la Terra e le regioni polari. Tempeste di radiazioni più piccole a volte seguono un flare di classe M.
Rispetto agli  eventi di classse  X e di classe M, quelli di classe C  sono piccoli, con poche conseguenze evidenti qui sulla Terra.
Infine gli eventi di classe B sono esigui, poco più di rumore di fondo.
Ogni categoria di brillamenti di raggi X ha nove suddivisioni che vanno da B1 a B9, C1 a C9, da M1 a M9, X1 a X9, in ordine di importanza crescente.
Il 22 settembre, tra le 02:30 e le 06:00 UT, Il Sole ha avuto una discreta attività nell’emisfero settentrionale. Almeno due filamenti magnetici sono diventati instabili provocando un flare  classe B8 sprigionato dal gruppo di macchie solari n° 1109, e una espulsione di massa coronale, qui ripresi nel filmato dal Solar Dynamics Observatory.
L’eruzione è simile a quella del 1 ° agosto, quando un filamento di massa coronale fu espulso scatenando aurore boreali negli Stati Uniti, addirittura fino all’Iowa. Questa volta, però, la massa coronale espulsa non ha investito direttamente la Terra, e quindi non sono state segnalate aurore particolarmente significative .
Potete seguire le evoluzioni della nostra stella a questo indirizzo.
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Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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