Mucche |
In questi giorni sta facendo notizia sui quotidiani italiani un articolo pubblicato sul Washington Post sui problemi posti dalla flatulenza delle mucche all’inquinamento atmosferico. L’articolo in questione non sono riuscito a trovarlo ma ricordo che in tono scherzoso avevo pubblicato in questo Blog un articolo sulle flatulenze col titolo: Attività umana e effetto serra; trovo curioso che giornali di gran lunga superiori alle pretese di questo Blog possano postare un articolo tutto sommato simile e che questo genere di notizie ciclicamente ritorni di moda. Quello che mi preme sottolineare però, e che spesso ignoriamo quando andiamo al supermercato e che anche evidentemente i giornalisti di testate famose non conoscono, che quelle grasse e grosse e succulente bistecche costano molto in termini di risorse al nostro pianeta, risorse importanti come l’acqua, basti pensare che per ogni kg di manzo prodotto con la tecnica dell’allevamento intensivo, servono 100.000 litri d’acqua necessari soprattutto per la coltivazione zootecnica, il terreno agricolo per la produzione di mangimi, e,ovviamente, tutte le altre risorse consumate per la lavorazione di questa pregiata fonte di alimentazione dell’homo occidentalis. Il problema fondamentale appunto non è secondo me tanto la flatulenza bovina suina e ovina, per quanto questa sia sgradevole, ma come piuttosto stiamo facendo di tutto per rovinare il nostro unico e prezioso mondo: usare il SUV da 26 quintali per andare a far la spesa all’hard discount non è proprio il massimo dell’intelligenza, o pretendere di fare una dieta quasi esclusivamente a base di carne solo perché la troviamo a buon prezzo in tutti i supermercati e dal macellaio sotto casa, non è proprio una cosa da vispi. Adesso chiudo e vado a cena: le alici al forno sono ottime contro la notte.
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