Mentre da noi un gruppuscolo di intellettualoidi che evidentemente non conosce il significato della parola “democrazia” vuole abrogare il referendum contro l’impiego dell’energia atomica in Italia, il Giappone cambia completamente registro e si appresta a varare una centrale fotovoltaica da 70 MW.
Sono passati 13 mesi (per l’Italia un attimo, per i giapponesi quasi un’eternità) e il Giappone si è prontamente sollevato dalle rovine del disastro nucleare di Fukushima e cambia rotta nella sua – già diversificata – produzione energetica.
Il 10 aprile tre diverse società, la Kyocera Corporation, la IHI Corporation e la Mizuho Corporate Bank, Ltd. hanno annunciato un accordo per la costruzione di un impianto fotovoltaico nel sud del Giappone da 70 megawatt e per approfondire lo studio di un modello di sviluppo per la produzione energia solare.
Il gigantesco complesso sarà costruito a Kagoshima City, nella prefettura di Kagoshima, unendo le competenze delle tre società nei loro diversi campi: la Kyocera sarà responsabile per la fornitura del 100% dei moduli solari e di una parte nella costruzione e manutenzione del sistema utilizzando i suoi oltre 35 anni di esperienza nel settore solare; la IHI, già proprietaria del terreno, parteciperà attivamente alla gestione del progetto e nella promozione delle energie rinnovabili, mentre la Mizuho CB applicherà le sue competenze per elaborare un piano di finanziamento per il progetto.
Tutto questo sfocerà in una società che avrà l’incarico di gestire l’economia del mega-impianto solare di cui la Kyocera sarà il maggiore azionista.
Il sito previsto della centrale elettrica solare è di circa 1.270.000 m 2 di terreno inutilizzato per un costo totale stimato di circa 25 miliardi di yen, poco più di 235 milioni di euro. I lavori di costruzione dovrebbero iniziare a luglio di quest’anno.
Per l’impianto verranno usati circa 290.000 moduli solari policristallini prodotti dalla stessa Kyocera, per una capacità di produzione di 70MW, il più grande impianto di energia solare giapponese.
L’energia elettrica soddisferà i bisogni di circa 22.000 famiglie e consentirà di risparmiare l’emissione di almeno 25.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Questo gigantesco impianto fotovoltaico è stato costruito per aiutare a risolvere i problemi di potenza energetica del Giappone causate dagli effetti del grande terremoto del Giappone orientale e per dare un contributo alla tutela ambientale, compresa la riduzione delle emissioni di CO2.
fonte: http://global.kyocera.com/news/2012/0403_kara.html
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