Un pensiero contro natura

L’altra sera mi sono imbattuto in una trasmissione televisiva in cui erano ospiti due personaggi politici: una ultraconservatrice cattolica e un esponente di primo piano di un partito politico che non esito a definire xenofobo e razzista; non faccio nomi perché non ritengo sia importante menzionare altro di questi personaggi. Entrambi si scambiavano reciproci  ammicamenti amichevoli sulla loro posizione comune contro la pillola RU486, ma spesso ho visto ben più di questo punto di contatto tra due schieramenti che si definiscono di opposte opinioni.
Entrambi i personaggi sopra citati in diverse occasioni hanno mostrato anche altre posizioni comuni: sull’omosessualità o le coppie di fatto, sull’aborto come sull’eutanasia etc. definendo questi argomenti come contro natura, e pertanto condannabili dal loro punto di vista.

Contro natura: tutto ciò che va contro gli ordinamenti naturali.

Allora  per questo è condannabile una trasfusione di sangue? gli esseri umani non possono scambiarselo così, come fosse un paio di mutande.
Rimuovere un tumore chirurgicamente è contro natura, togliersi un dente, mica è naturale rimuovere un  pezzo di corpo, anche se guasto.
Morire in guerra, morire di fame, morire per produrre qualcosa che non è proprio, è contro natura, non è certo naturale morire così.
La castità è contro natura, il rifiuto del  sesso  al di fuori della procreazione è contro natura, la capacità di trarre piacere dal proprio corpo è naturale, innaturale semmai è l’opposto.
Sforacchiare una montagna per farci passare un treno, distruggere le falde acquifere,  alterare il clima,  è contro natura, come lo è disseminare rifiuti in una discarica,  deviare il corso di un fiume per erigere una diga o bonificare una palude per coltivarne il terreno.
Molte, quasi tutte le attività umane vanno contro natura, nel senso che l’umanità ha appreso nell’arco della sua esistenza la capacità di andare oltre le naturali barriere e lo fa, nel bene e nel male.
Ai due questuanti politici, e anche a tutti gli altri che si appellano a condannare qualsiasi cosa perché essa è o va  contro natura, voglio ricordare che anche non usare il cervello e pretendere dagli ascoltatori di fare altrettanto, è e va contro natura.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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