Le lacrime di San Lorenzo 2010

Ormai è questione di giorni, di ore; la Terra come tutti gli anni  sta già attraversando  l’orbita della Swift-Tuttle, la cometa responsabile dello sciame delle Perseidi, conosciute anche come Lacrime di San Lorenzo; per ora si possono vedere solo alcune sporadiche meteore riconducibili a questo sciame, mentre il picco è previsto per le 4 del  mattino del 13 agosto,  dove si attendono  fino a circa 80 meteore al minuto,  come l’immagine qui a fianco dimostra. Per accedere al Fluximator basta seguire il link nella colonna qui in basso a destra.

Consiglio quindi a coloro che si protrarranno fino a quell’ora di munirsi di una coperta o di un sacco a pelo: da sdraiati lo spettacolo sarà magnifico! La Luna tramonterà verso le 20:20 del giorno prima, per cui sarà buio, a tutto vantaggio della visione, ma in tal caso sarà prudente munirsi di una buona torcia elettrica opportunamente schermata: un foglio di carta velina rossa montata sopra la lente sarà sufficiente per non offendere la vista, ormai abituata al buio. Per i più intraprendenti:  potrebbe essere un’idea testimoniare la nottata con qualche fotografia, con una carta del cielo e una bussola sarà possibile indirizzare l’obiettivo verso la Polare per cercare di emulare fotografie come questa qui accanto.
Se volete, potrete narrare l’esperienza sul forum o inviarla al Poliedrico per e-mail, sarà nostra cura pubblicarla col vostro consenso.
Come vedete, per meravigliarsi con l’astronomia non occorre poi molto, solo tanta passione e basta.

Qui sotto pubblico due carte del cielo per le 04:00 del 13 agosto 2010 per dare uno strumento in più  a chi vuol seguire questo spettacolo naturale. Tutte le carte e i dati del Fluximator si riferiscono a Siena, ma valgono anche per tutta l’Italia centrale e, con le opportune correzioni, per il resto del Paese. Il cerchietto verde indica approssimamente il punto radiante,  ovvero da dove le meteore sembrano provenire. Buon Divertimento!

 


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Tutti i tempi da me riportati nelle carte non comprendono la deviazione dell’ora legale, pertanto dovete, quando questa è in vigore, sommare un’ora a quella indicata dalle mappe.

 



 

 

La (prossima) rivoluzione Kepleriana

In questi giorni sta rimbalzando per i media di tutto il mondo l’annuncio della scoperta di 140 mondi “Earth-like”, ovvero simili alla Terra, su un campione di 1160 sistemi stellari analizzati dal telescopio spaziale Kepler. Una notizia data così si presta a molteplici fraintendimenti, in grado di mascherare la realtà che si cela nei dati che sono alla base della ricerca.

Come dice Dimitar Sasselov,  astrofisico dell’ Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics e membro del team Kepler, sul blog della missione, è stata fatta confusione nell’esporre i risultati della ricerca – appena agli inizi, ad una conferenza al TED Global 2010. Il video della conferenza è questo:

KEPLER

La Missione Kepler è un programma di ricerca quinquennale sviluppato dalla NASA per cercare pianeti extrasolari di taglia inferiore a quella di Giove. Kepler sarà il primo strumento capace di cercare pianeti della dimensione della Terra al di fuori del nostro sistema solare. Kepler analizzerà la luminosità di 156.000 stelle per  i prossimi quattro anni.
Dalle curve di luce di queste stelle sarà possibile identificare eventuali pianeti la cui orbita fosse sullo stesso piano dell’osservatore.Grazie a questo metodo ci si aspetta di scoprire molte centinaia di pianeti.

Il telescopio Kepler è stato  lanciato il 7 marzo 2009.













Questa immagine mostra il rapporto tra la massa dei pianeti extrasolari finora scoperti e la distanza dalla loro stella, confrontati con i pianeti del nostro sistema solare. Finora solo uno rientra nella fascia riccioli d'oro (in verde).

In realtà Kepler in appena un anno di operatività ha analizzato solo una minuscola frazione di cielo, comunque sufficienti per permettere agli  scienziati di sostenere che esistono serie possibilità di aver iniziato a scoprire pianeti di taglia più piccola a quella di Giove.
Il team di ricerca ha pubblicato il 15 giugno 2010 i dati del primo trimestre di osservazioni. Fino ad allora 706 stelle paiono offrire gli indizi di possedere almeno un pianeta le cui dimensioni vanno da quelle della Terra a quella di Giove . Le analisi finora pubblicate (qui in PDF) riguardano solo 306 stelle (le rimanenti 400 verranno pubblicate nel febbraio 2011), in cui oltre la metà dei candidati indica di essere un pianeta di raggio inferiore alla metà di Giove, 5 stelle mostrano di avere un sistema multiplanetario e uno di questi sembra avere due pianeti, rispettivamente 2,3 e 2,5 volte più grandi della Terra.
La missione ha comunque altri quattro anni di osservazioni e solo alla fine dell’analisi dei dati racolti sarà possibile stabilire un limite inferiore all’esistenza di  pianeti extrasolari  di dimensioni simili alla Terra.

Da qui a parlare di altri pianeti simili alla Terra ce ne corre.

 


In questi giorni sta rimbalzando per i media di tutto il mondo l’annuncio della scoperta di 140 mondi “Earth-like”, ovvero simili alla Terra, su un campione di 1160 sistemi stellari analizzati dal telescopio spaziale Kepler.

La Seconda Repubblica e la Fellatio di Stato

Una volta ci fu la P2, una organizzazione clandestina composta da personaggi più o meno noti, provenienti dal mondo dell’editoria, dello spettacolo, dello Stato e dei vertici militari. Questi bene o male, avevano un disegno eversivo ben preciso, quasi totalmente realizzato nella Seconda Repubblica, periodo storico in cui la realtà italiana, frutto della ricostruzione postbellica e memore di una storia millenaria, è stata distrutta e mortificata, sacrificata sull’altare di opere cementizie  inutili, sul degrado urbano e ambientale e sull’edonismo, spesso anche un po’ misogeno. 
e ora invece c’è la P3… il cui unico obbiettivo è  il potere, potere  dato dal denaro, l’appalto regalato ad amici,  la lista elettorale utile aggiustata, in cambio di regalie varie: la corruzione fatta sistema, non più denaro per il partito come era nella  Prima Repubblica, ma la fellatio garantita in cambio di una misera licenza edilizia; un po’ come accade nel degrado infinito delle scuole pubbliche della Seconda Repubblica dove,  grazie ai continui tagli di bilancio imposti, ormai non sono più scuole ma parcheggi per futuri adulti, ci sono ragazzine che si prostituiscono in cambio di una ricarica per cellulare.
Questo è l’universo italiano della Seconda Repubblica prodotta dal successo del disegno della P2: una P3, dove Cesare, principale protagonista della Seconda Repubblica, ha talvolta ragione a definire i quattro, o quaranta non importa, che si sono fatti beccare “sfigati”; e si capisce, ora più che mai, il senso di volere a tutti costi impedire le indagini della magistratura e  imbavagliare la libera informazione, soprattutto quella fuori da ogni controllo ufficiale come i blogger.
Se non altro adesso non avremmo saputo della P3, gli sfigati non sarebbero stati sfigati e, soprattutto, non sapremmo di Cesare….

fuga dal centro della galassia

Un centinaio di milioni di anni fa, un sistema stellare ternario (cioè composto da tre stelle in orbita reciproca) si trovò a passare per il centro della nostra galassia; quel viaggio sconvolse l’esistenza del trio, che finì per caso a passare troppo vicino all’immenso buco nero che è là in mezzo, calmo e pacifico come un antico mostro delle fiabe che aspetta che la preda giunga a sé.
Il buco nero pretese come pedaggio una delle tre stelle, quella che era più lontana, e scagliò le altre due fuori della Via Lattea. Le due stelle rimaste, sconvolte, si abbracciarono per affrontare insieme la folle corsa, fondendosi in un’unica magnifica stella blu.

Questa non è una fiaba per mandare a letto i piccoli futuri astronauti, ma quello che l’Hubble Space Telescope ci narra come sia lo scenario più probabile per spiegare l’esistenza di HE 0437-5439, una delle stelle più veloci mai rilevata. Essa viaggia nello spazio alla velocità di 2,5 milioni di chilometri all’ora, tre volte più rapidamente della velocità orbitale del Sole nella Via Lattea.

Credit: NASA, ESA, e Bacon G. (STScI) - Traduzione del Poliedrico

Come può rinascere una stella.

Questo può accadere in un sistema stellare binario stretto.  La stella più massiccia si evolve più rapidamente della sua compagna,  fino a diventare una gigante rossa. A questo punto avvolge l’altra stella più piccola e le due stelle cadono a spirale verso il comune centro di gravità fondendosi in unica grande stella blu rigenerata.

Adesso HE 0437-5439 si sta allontanando a 723 chilometri al secondo ed è distante 200.000 anni luce dal disco centrale. Per rendersi conto della distanza percorsa,  il diametro della Via Lattea è di soli 100.000 anni luce. Un breve calcolo mostra che l’incontro col buco nero deve essere avvenuto ta 80 e 100 milioni di anni fa, troppi per una stella biancoazzurra di tipo B il cui spettro ne mostra appena 30 (milioni). Quando fu scoperta la celebre stella, si ipotizzò che potesse provenire dalla Grande Nube di Magellano, in questo caso l’età della stella sarebbe perfettamente compatibile con i tempi del suo viaggio, ma per spiegarne l’alta velocità era necessario supporre che all’interno di questa galassia satellite  si nascondesse un buco nero supermassiccio. Hubble invece ha pemesso di stimarne la direzione di moto e ha confutato la teoria della Grande Nube di Magellano, dimostrando che il vero colpevole è sì, un buco nero supermassiccio, ma il nostro.

Ma cosa rende meritevole d’attenzione questa stella? Questa offre la rara possibilità di studiare il mezzo intergalattico e di studiare l’influenza della materia oscura con la struttura della galassia attraverso l’analisi della sua traiettoria, fornendo ulteriori indizi circa la natura della massa invisibile dell’universo, il che potrebbe aiutare gli astronomi a comprendere meglio la formazione delle galassie e della loro evoluzione; in più permette di studiare l’evoluzione di una stella rinata.

http://iopscience.iop.org/2041-8205/719/1/L23

http://www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/expelled-star.html

C’è Vita anche laggiù

La ricerca di altre, nuove forme di Vita deve innanzitutto partire da questo pianeta, Come potremmo altrimenti essere preparati a riconoscere la Vita se non la sappiamo vedere nemmeno quella che abbiamo sotto gli occhi?  Per le altre civiltà… per ora c’è tempo…

 

 

La nave da ricerca Cape Hatteras

Nell’ottobre del 2009, una ricerca geologica sugli ambienti estremi, indizi biologici e chimici per le origini e l’evoluzione della vita, finanziata in parte anche dalla NASA, ha scoperto il pozzo idrotermale più profondo mai conosciuto, a quasi 5.000 metri al di sotto della superficie del Mar dei Caraibi occidentali. Gli effetti di questa ricerca saranno quelli di estendere la conoscenza dei limiti della Vita sulla Terra, necessari anche a pianificare e a preparare nuovi studi nella ricerca di vita su altri pianeti.

Il gruppo interdisciplinare che ha effettuato la scoperta era composto da ricercatori del Woods Hole Oceanographic Institution, del Woods Hole  Massachusetts e dallo scienziato Max Coleman della NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, a bordo della nave da ricerca Cape Hatteras. Utilizzando anche dei veicoli robotici, hanno cercato camini idrotermali nelle acque profonde, lungo un percorso di 110 chilometri nelle  Mid-Cayman Rise, una cresta a lentissima diffusione situata nella depressione Cayman al largo delle coste dell’Honduras  – il punto più profondo nel Mar dei Caraibi, dove le zolle caraibica e nord americana si incontrano.
Mentre i camini idrotermali sono stati scoperti più di 30 anni fa, la maggior parte delle catena montuosa Mid-Ocean Ridge -che si snoda per più di 56 mila chilometri tra i continenti della Terra, è ancora in gran parte inesplorata. Anche se l’attività geotermale si verifica un po’ su tutti i punti di diffusione della crosta in tutto il mondo, gli scienziati sono particolarmente interessati alle lentissime creste di diffusione come quello delle Cayman, perché qui si possono osservare sistemi particolarmente interessanti per la chimica pre-biotica e le origini della vita.

La zona delle ricerche è racchiusa dall’ellisse

I ricercatori hanno individuato ben tre siti idrotermali diversi in uno spazio di 100 chilometri, quando questi se ne aspettavano solo uno, ognuno dei quali rappresenta un diverso tipo di interazione acqua-roccia. La diversità delle scoperte, le loro impostazioni geologiche e loro relativo isolamento geografico rendono la Mid-Cayman un ambiente unico nel oceani del mondo.

“Questa è stata probabilmente la spedizione più a rischio che io abbia mai intrapreso”, ha detto lo scienziato Chris German, geochimico alla Woods Hole Oceanographic Institution, che ha aperto la strada all’uso di veicoli sottomarini autonomi per la ricerca di camini idrotermali. “Sappiamo che i camini idrotermali appaiono lungo le creste ogni 100 km circa. Ma questa cresta dorsale è di soli 100 chilometri di lunghezza, per cui ci aspettavamo di trovare le prove per un solo sito al massimo. Quindi trovarne tre  è stata una sorpresa – ma poi scoprire che i nostri dati indicano che ogni sito rappresenta un diverso stile di scarico – uno per ogni genere conosciuto, il tutto in più o meno lo stesso posto – è stato straordinario. “

hydrothermal_vent“Essendo i più profondi, questi camini idrotermali sostengono le comunità di organismi che sono le più lontane dalla superficie dell’oceano e dalle fonti di energia come la luce del sole”, ha detto Max Coleman. “La maggior parte della vita sulla Terra è sostenuta da catene alimentari che iniziano con la luce solare come fonte di energia. Questa non è una opzione possibile per la vita in profondità nell’oceano di Europa (un satellite ghiacciato di Giove), che è tra le priorità dalla NASA per una futura esplorazione. Tuttavia, gli organismi attorno agli sfiati profondi ottengono energia dalle sostanze chimiche dei fluidi idrotermali, uno scenario che pensiamo sia simile al fondo marino di Europa, e questo lavoro ci aiuterà a capire ciò che potremmo trovare quando vi cercheremo la vita. “

“Siamo stati particolarmente felici di questa scoperta a quasi 5.000 metri di profondità”, ha detto Julie Huber, astrobiologa presso il Marine Biological Laboratory di Woods Hole, che ha anche raccolto e analizzato i campioni, “Non abbiamo alcun dato sull’attività microbica negli sfiati idrotermici a questa profondità. Con questa combinazione di estrema pressione, temperatura e chimica, siamo sicuri di poter scoprire nuovi microbi in questo ambiente. Non vediamo l’ora di tornare alle Cayman e riprendere i campionamenti nel prossimo futuro. Siamo sicuri di ampliare i parametri conosciuti per lo sviluppo della vita sul nostro pianeta esplorando questi nuovi siti.”

P2 -> P3 -> P(olitica)???

Mi ero ripromesso che non avrei parlato di politica per molto tempo, purtoppo le notizie di questi giorni sono troppo importanti per non parlarne.

Il quadro politico del mio paese, l’Italia, non è dei migliori. Abbiamo un primo ministro che ha almeno il triplo dell’età di chi dovrebbe iniziare a lavorare ed è dieci anni più vecchio di chi dovrebbe andare in pensione per legge. ma non è il solo: abbiamo un garante della Costituzione che è nato quando del secolo scorso ne era trascorso appena un quarto, a cavallo delle due Guerre Mondiali, abbiamo una classe politica dove si è ancora giovani a 40-50 anni, cioè quando tutto il resto della popolazione inizia ad essere tagliata fuori dal mondo del lavoro produttivo.
I politici italiani pensano che “fare politica” sia un mestiere, come l’imbianchino, il fornaio, o il muratore (anche se per alcuni quest’ultima attività piace, ma in un altro senso).
No, “fare politica” vuol dire dedizione, sacrificio, impegno per il bene superiore della collettività; e questo lo si può fare solo se la politica attiva rimane una attività temporanea, una parentesi -breve- nel percorso di vita del cittadino.
Invece abbiamo politici con un percorso professionale lungo decenni, o di intere vite addirittura; è giusto che ognuno possa coltivare un impegno politico, anche lungo, ma purché questo non diventi una professione, un mestiere, altrimenti una democrazia, come pretende di essere la Repubblica Italiana, diventa una oligarchia, con i suoi privilegi e prebende, capace solo di guardare dall’alto in basso il resto dei cittadini dicendo “io so’ io e voi non siete un cazzo!” e chiedendo continuamente sacrifici alla cittadinanza nonostante si arroghi per sé iniqui privilegi e distribuisca favori ai gruppi di potere a loro vicini.

Chiusa questa breve introduzione, voglio un attimino parlare di quello che sta ora accadendo.
Questi sono giorni convulsi. Da una parte c’è un ddl iniquo e anticostituzionale presentato dal governo che mira di fatto a bloccare qualsiasi indagine giudiziaria e il diritto di cronaca , per impedire alla gente di farsi un quadro chiaro della situazione nazionale; un esempio, basta guardare il TG1 (il telegiornale della prima rete RAI) guidato dall’attuale direttore per farsi un’idea di quella che potrebbe diventare l’informazione in Italia se questo ddl dovesse tramutarsi in legge dello Stato. Dall’altra ci sono i Giudici, i Magistrati e, conseguentemente, alcuni Giornalisti (notate l’uso delle maiuscole), che avendo ancora senso di responsabilità dello Stato, che rischiano di veder mandare in fumo anni di lavoro consumati nel combattere le criminalità vere che strangolano l’Italia.
Ho già spiegato qui quali sono, secondo me i mali della politica italiana, quella che io chiamo (anti)politica, e qui il desiderio di certe associazioni segrete nel volere condizionare nel loro interesse la vita politica del paese, mi riferisco in particolare alla loggia massonica deviata (?) Propaganda 2, il cui interesse, riassumo, era quello di restaurare le classi sociali in base alla loro ricchezza e manipolare le forze economiche a esclusivo vantaggio dei propri affiliati; più aggiungo gli interessi particolari del vero detentore del potere italiano, il Vaticano, a cui si intrecciano le tutt’ora oscure vicende di faccendieri come Michele Sindona, Roberto Calvi e la criminalità organizzata (le mafie, la Banda della Magliana).
Tutti questi poteri contrari agli interessi dello Stato, grazie alla loro eccezionale influenza negli anni susseguenti alle stragi di personaggi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che avevano scoperto questi intrecci  pericolosi tra alcune frange dello Stato, interessi economici e criminalità organizzata, riconquistarono la guida del Paese nonostante l’opera di pulizia moralizzatrice di Mani Pulite vanificandone i risultati positivi e consolidando un sistema corrotto e clientelare nella gestione di tutte le opere di rilevanza pubblica, col risultato di moltiplicare all’infinito i costi di gestione dello Stato e ridurre la qualità e il numero dei servizi resi ai Cittadini.
Quest’opera di destrutturazione dello Stato, ancora incompleta, è stata fatta passare attraverso parolone altisonanti come “alternanza“, “bipolarismo“, “riforme costituzionali” e ora “federalismo“, ma sono solo mezzi di distrazione di massa, distrazione della popolazione a capire la realtà del paese e distrazione delle ormai esigue risorse economiche ancora a disposizione dello Stato verso quegli interessi estranei che ho citato sopra.
È in questo contesto che si svolge l’attuale lotta politica: pezzi ancora fedeli allo Stato (uno Stato di legalità e giustizia secondo il dettato costituzionale) contro l'(anti)Stato figlio delle stragi di mafia e della P2, quello che alcuni giornali hanno ribattezzato P3, al governo con il beneplacito di un piccolo Stato estero che pretende di guidare ancora il Paese considerandolo ancora suo e un’opposizione inutile, bizzosa e iniqua che non riesce ad accordarsi tra le sue componenti per sostenere chi lotta -ancora per poco, temo- per una Società come i Padri Costituenti avevano voluto mettere per iscritto.

Galileo Galilei e il meraviglioso mondo degli anelli

Ammetto di non essermi stupito che un evento così importante non sia stato rammentato. Forse L’italico popolo suo discendente era ancora troppo preso con le vuvuzelas e i Mondiali di Calcio appena conclusi (malamente per l’Italia), o forse era per il lassismo culturale che una classe politica incolta e prona agli interessi soprattutto economici di un piccolo stato estero ha interesse che prosperi.



Saturno visto dalla sonda Cassini, cortesia Nasa

Sono passati ben 400 anni da quando l’astronomo pisano Galileo Galilei puntò il suo cannocchiale verso Saturno: era appunto il 15 luglio dell’anno 1610, appena 4 mesi dopo la pubblicazione del suo Sidereus Nuncius.

Galiei rimase sorpreso da quello che vide, tanto che scrisse:

Saturno in uno schizzo di Galileo nel 1610

“la stella di Saturno non è una singola stella, ma è un composto di tre, che quasi sembrano toccarsi, non si modificano o si spostano l’uno rispetto all’altro, e sono disposti in una fila lungo lo zodiaco, quello centrale è tre volte più grande i due laterali, e si trovano in questa forma  oOo.”
Per prudenza, all’inizio tenne per sé la scoperta, facendone voce solo con i suoi mecenati.
Ai colleghi invece recapitò un anagramma a fine luglio: “smaismrmilmepoetaleumibunenugttauiras” , e che svelerà poi a novembre rivelando la soluzione:
Altissimum planetam tergeminum observavi

Galilei nei suoi appunti descrisse  Saturno come una oliva se veniva osservato con strumenti poco potenti, ma che a quelli con maggior ingrandimento appariva la sua natura di triplice corpo.
Però già nel 1616, già i due corpi minori gli apparivano più simili a triangoli,  facevndo apparire Saturno più simile ad una ellisse.

 

In questi gorni di metà luglio,  se alzate gli occhi al cielo dopo il tramonto  potete ammirare una sfilata di gioielli nel cielo, tra questi c’è anche Saturno, potete prendere spunto dalla mappa che ho pubblicato qui.

Curiosity for Mars

Embedded video from
NASA Jet Propulsion Laboratory California Institute of Technology



Spirit,Sojourner e Curiosity

Spirit, Sojourner e Curiosity (1)

Ormai ci siamo! dopo i ritardi nella messa a punto del sofisticato sistema delle ruote che ne aveva fatto slittare il lancio previsto a dicembre dello scorso anno, oramai è quasi tutto pronto per la prossima finestra di lancio prevista per l’autunno 2011 e per lo sbarco successivo su Marte  nel 2012. Curiosity (questo è il suo nomignolo, il nome vero è Mars Science Laboratory) sarà molto più grande e sofisticata dei cuginetti Sojourner, Spirit e Opportunity.

Curiosity infatti peserà ben 800 Kg di cui ben 65 saranno composti da strumenti scientifici. Un ciclope se rapportato ai precedenti rover Spirit e Opportunity che ne pesavano soltanto 185, ma dotato di una formidabile vista stereoscopica tridimensionale grazie alla MastCam, la quale fornirà al rover spettri multipli e immagini a colori in alta definizione  da 1200×1200 pixel e con possibilità di riprendere video ad alta definizione di 1280×720 pixel a 10 frame al secondo con compressione hardware. Le due camere di cui è composta la MastCam saranno in grado di riprendere immagini di oggetti ad una distanza di 1 km con una risoluzione di 10 cm per pixel. Una bella vista, non c’è che dire per un ciclope.

(1)

Sarà la missione scientifica più avanzata di qualsiasi altra missione su Marte e gli strumenti scientifici sono stati forniti dalla comunità scientifica internazionale; Curiosity avrà il compito di analizzare dozzine di campioni del terreno e di roccia per accertare se Marte abbia nel suo passato ospitato, o possa ora e nel futuro ospitare, la Vita. È previsto che la missione duri almeno un anno marziano (circa 2 anni terrestri) ma visto come sono andate tutte le altre missioni marziane c’è chi spera ne faccia almeno il doppio; io sono tra questi inguaribili ottimisti sognatori.

Per finire, vi voglio svelare una curiosità: a bordo del Curiosity vi sarà anche un chip che conterrà i nomi di chi si è registrato alla pagina http://marsparticipate.jpl.nasa.gov/msl/participate/sendyourname/ per l’eternità, o perlomeno finché esisterà il rover.
Io e la mia famiglia ci saremo, i nostri nomi resteranno insieme a quello di migliaia di altri esseri umani su una scheggia di silicio lanciata su un altro pianeta anche quando cesserà il ricordo delle nostre esistenze. Una piccola scheggia di immortalità che nessuno ci potrà togliere.

 

(1)  cortesia NASA Jet Propulsion Laboratory California Institute of Technology

Uno spettacolo gratuito



Cielo visibile alle 19:45 del 14 Luglio 2010 Tempo Locale dell'Italia Centrale



Lo sfuggente Mercurio, Una falce di Luna, una bellissima Venere, il fiero Pianeta Rosso e l’inanellato Saturno, un cast di autentiche stars che si esibiscono per noi in una danza mozzafiato fin dalla notte dei tempi, gratuitamente per gli esseri umani che alzano coraggiosamente lo sguardo al cielo.