P2 -> P3 -> P(olitica)???

Mi ero ripromesso che non avrei parlato di politica per molto tempo, purtoppo le notizie di questi giorni sono troppo importanti per non parlarne.

Il quadro politico del mio paese, l’Italia, non è dei migliori. Abbiamo un primo ministro che ha almeno il triplo dell’età di chi dovrebbe iniziare a lavorare ed è dieci anni più vecchio di chi dovrebbe andare in pensione per legge. ma non è il solo: abbiamo un garante della Costituzione che è nato quando del secolo scorso ne era trascorso appena un quarto, a cavallo delle due Guerre Mondiali, abbiamo una classe politica dove si è ancora giovani a 40-50 anni, cioè quando tutto il resto della popolazione inizia ad essere tagliata fuori dal mondo del lavoro produttivo.
I politici italiani pensano che “fare politica” sia un mestiere, come l’imbianchino, il fornaio, o il muratore (anche se per alcuni quest’ultima attività piace, ma in un altro senso).
No, “fare politica” vuol dire dedizione, sacrificio, impegno per il bene superiore della collettività; e questo lo si può fare solo se la politica attiva rimane una attività temporanea, una parentesi -breve- nel percorso di vita del cittadino.
Invece abbiamo politici con un percorso professionale lungo decenni, o di intere vite addirittura; è giusto che ognuno possa coltivare un impegno politico, anche lungo, ma purché questo non diventi una professione, un mestiere, altrimenti una democrazia, come pretende di essere la Repubblica Italiana, diventa una oligarchia, con i suoi privilegi e prebende, capace solo di guardare dall’alto in basso il resto dei cittadini dicendo “io so’ io e voi non siete un cazzo!” e chiedendo continuamente sacrifici alla cittadinanza nonostante si arroghi per sé iniqui privilegi e distribuisca favori ai gruppi di potere a loro vicini.

Chiusa questa breve introduzione, voglio un attimino parlare di quello che sta ora accadendo.
Questi sono giorni convulsi. Da una parte c’è un ddl iniquo e anticostituzionale presentato dal governo che mira di fatto a bloccare qualsiasi indagine giudiziaria e il diritto di cronaca , per impedire alla gente di farsi un quadro chiaro della situazione nazionale; un esempio, basta guardare il TG1 (il telegiornale della prima rete RAI) guidato dall’attuale direttore per farsi un’idea di quella che potrebbe diventare l’informazione in Italia se questo ddl dovesse tramutarsi in legge dello Stato. Dall’altra ci sono i Giudici, i Magistrati e, conseguentemente, alcuni Giornalisti (notate l’uso delle maiuscole), che avendo ancora senso di responsabilità dello Stato, che rischiano di veder mandare in fumo anni di lavoro consumati nel combattere le criminalità vere che strangolano l’Italia.
Ho già spiegato qui quali sono, secondo me i mali della politica italiana, quella che io chiamo (anti)politica, e qui il desiderio di certe associazioni segrete nel volere condizionare nel loro interesse la vita politica del paese, mi riferisco in particolare alla loggia massonica deviata (?) Propaganda 2, il cui interesse, riassumo, era quello di restaurare le classi sociali in base alla loro ricchezza e manipolare le forze economiche a esclusivo vantaggio dei propri affiliati; più aggiungo gli interessi particolari del vero detentore del potere italiano, il Vaticano, a cui si intrecciano le tutt’ora oscure vicende di faccendieri come Michele Sindona, Roberto Calvi e la criminalità organizzata (le mafie, la Banda della Magliana).
Tutti questi poteri contrari agli interessi dello Stato, grazie alla loro eccezionale influenza negli anni susseguenti alle stragi di personaggi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che avevano scoperto questi intrecci  pericolosi tra alcune frange dello Stato, interessi economici e criminalità organizzata, riconquistarono la guida del Paese nonostante l’opera di pulizia moralizzatrice di Mani Pulite vanificandone i risultati positivi e consolidando un sistema corrotto e clientelare nella gestione di tutte le opere di rilevanza pubblica, col risultato di moltiplicare all’infinito i costi di gestione dello Stato e ridurre la qualità e il numero dei servizi resi ai Cittadini.
Quest’opera di destrutturazione dello Stato, ancora incompleta, è stata fatta passare attraverso parolone altisonanti come “alternanza“, “bipolarismo“, “riforme costituzionali” e ora “federalismo“, ma sono solo mezzi di distrazione di massa, distrazione della popolazione a capire la realtà del paese e distrazione delle ormai esigue risorse economiche ancora a disposizione dello Stato verso quegli interessi estranei che ho citato sopra.
È in questo contesto che si svolge l’attuale lotta politica: pezzi ancora fedeli allo Stato (uno Stato di legalità e giustizia secondo il dettato costituzionale) contro l'(anti)Stato figlio delle stragi di mafia e della P2, quello che alcuni giornali hanno ribattezzato P3, al governo con il beneplacito di un piccolo Stato estero che pretende di guidare ancora il Paese considerandolo ancora suo e un’opposizione inutile, bizzosa e iniqua che non riesce ad accordarsi tra le sue componenti per sostenere chi lotta -ancora per poco, temo- per una Società come i Padri Costituenti avevano voluto mettere per iscritto.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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