Licenze


Cosè il Copyleft
Ho vissuto già in passato il dibattito sulle licenze copyleft nell’ambiente GNU/Linux fin dalla fine degli anni ’90. Sviluppatori di tutto il mondo che passavano parte del loro tempo a discutere su come e cosa rilasciare del loro lavoro di programmazione agli altri, le discussioni interminabili sul contributo di Richard Stallman volto allo studio di licenze che impedissero alle aziende di accaparrarsi ingiustamente del lavoro di programmatori indipendenti, l’attenzione ai limiti del maniacale sulle sfaccettature delle licenze presenti sul piano giuridico per impedire che aziende con stuoli di avvocati potessero beffare gli inventori di un algoritmo che faceva loro gola senza per questo riconoscere la paternità dell’opera.
Per questo i miei lavori (pochi per il vero) li ho rilasciati come GNU/GPL, ad esempio il software con cui archivio i dati del mio lavoro l’ho scritto io e l’ho rilasciato con questa licenza.
Quando poi ho deciso di aprire questo blog, ho ripensato a quelle centinaia di post e le polemiche che si accendevano nelle varie mailing list a cui ero iscritto, ho ripensato a tutti quei progetti così promettenti che venivano scissi (fork) per i diverbi dentro le comunità di programmatori e ho deciso di prendere la Creative Commons come licenza a garanzia delle mie opere o di quello che pubblico su questo sito.

Perché il Copyright per me è sbagliato.
Il concetto del diritto d’autore è a mio giudizio profondamente sbagliato. Attenzione, non nego il diritto di chi appartiene la paternità di un’opera non possa godere del giusto guadagno di quello che sia frutto del suo ingegno, ma non desidero che questo diritto possa essere di ostacolo al progresso della collettività, ve lo immaginate se Pitagora avesse chiesto i diritti d’autore sul suo celebre teorema, o se magari Dante avesse brevettato la lingua italiana: il freno che le attuali leggi sui brevetti e i diritti d’autore sono avrebbero di fatto bloccato l’evoluzione della civilttà umana fino al loro scadere. Pensate un attimo se Fleming avesse brevettato la penicillina , come invece fece la Bayer con il principio attivo presente nella corteccia del salice bianco e che era noto fin dai Sumeri: la salicina. Pensate un attimo all’agorà, o se preferite a due persone che si incontrano con ognuno una sua idea: se questa viene condivisa entrambi ne usciranno con un’idea in più, si saranno quindi arricchiti, altrimenti rimarranno solo due poveracci con una sola idea in testa; questo è lo spirito della condivisione o del copyleft se volete.
Io credo che invece le conoscenze debbano essere tutelate, sì, ma che debbano allo stesso tempo essere condivise con gli altri per una più grande coscienza: quella umana.Per questo ho creato questo blog e ho scelto questa licenza, consideratelo pure un mio peccato di presunzione, spero solo che sia l’unico.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".

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