C’è stato sicuramente un tempo in cui l’ambiente marziano era molto più complesso e per certi versi più bizzarro di quanto appaia oggi.
Nel suo cammino Curiosity ha scoperto il letto di un antico fiume e la presenza di bacini argillosi, testimoni silenziosi di un passato ricco di acqua. Al contrario, il Mars Reconnaissance Orbiter ha mostrato che i sedimenti del Monte Sharp verso cui Curiosity sta viaggiando sono di origine eolica quando gli scienziati si aspettavano sedimenti idrologici. Prima di cedere tre anni fa, il robottino ad energia solare Spirit scoprì sedimenti di carbonati 1 presso un gruppo di rocce battezzate Comanche, all’interno del Cratere Gusev, chiaro indicatore che lì era scorsa acqua con un pH abbastanza neutro 2, mentre dall’altra parte di Marte, Meridiani Planum, Opportunity trovò della jarosite, un minerale del gruppo delle aluniti, che si forma in presenza di acqua e terreni molto acidi 3.
Il 12 maggio scorso Opportunity (Oppy per gli amici) ha scoperto nelle stessa regione, nei pressi del Cratere Endeavour, una roccia che in passato è stata a contatto di acqua molto meno acida di quanto finora avesse analizzato.
Questa roccia, chiamata Esperance è un affioramento argilloso ricco di alluminio e silicio e piuttosto povero di calcio e ferro rispetto alle rocce incontrate finora su Meridiani Planum. La presenza di smectite 4 nei pressi del cratere Endavour era stata segnalata da circa due anni dal Mars Reconnaissance Orbiter.
In assenza di strumenti atti a erodere la superficie marziana, i tecnici di Opportunity hanno dovuto raschiare il suolo con ripetuti passaggi del rover sul solito punto, rischiando anche di mancare l’appuntamento col luogo prefissato per il letargo invernale del piccolo robot 5.
Niente paura, Opportunity solca la superficie marziana da più di 9 anni e in tutto questo tempo ha percorso più di 36 chilometri sulla superficie di un altro pianeta. Il record per ora è del rover sovietico Lunokhod 2 che nel 1973 percorse circa 37 chilometri sulla Luna, Oppy saprà fare sicuramente di meglio negli anni a venire regalandoci altre meravigliose avventure!
Note:
- Identification of Carbonate-Rich Outcrops on Mars by the Spirit Rover, Science 23 July 2010: Vol. 329 no. 5990 pp. 421-424. ↩
- Il pH e l’alcalinità dell’acqua sono molto importanti nel regolare le concentrazioni di CO2 disciolte in essa: una concentrazione di anidride carbonica più alta innalza il pH dell’acqua e dà luogo a fenomeni di precipitazione del carbonato ristabilendo così un pH più basso, mentre una maggiore disponibilità di ioni idrogeno (pH acido) dissolve i carbonati ristabilendo il corretto equilibrio del pH. ↩
- Evidence for Amazonian acidic liquid water on Mars — A reinterpretation of MER mission results, Planetary and Space Science 2009;57(3):276-287. ↩
- Le smectiti sono una classe di argille altamente rigonfianti, per assorbimento sia di acqua sia di molecole organiche entro gli strati strutturali. Il minerale argilloso che le compone allo stato cristallino deriva dalla devetrificazione e conseguente alterazione chimica di vetri di origine magmatica, generalmente tufi o ceneri vulcaniche. Vengono così a formarsi le bentoniti che possono essere descritte in associazione con gli ioni dominanti, quali K, Na, Ca e Al. Le smectiti mostrano inoltre notevoli proprietà di scambio di ioni carichi positivamente (cationi). ↩
- Per far superare indenne il lungo inverno marziano a Opportunity i tecnici pensano di posteggiare il rover lungo un pendio del cratere Endeavour chiamato Solander Point, un sito con una inclinazione di 15° gradi verso nord per dare modo ai pannelli solari di ricevere una sufficiente insolazione alla prossima primavera da permettere la ricarica delle batterie. Solander Point è a 2,5 chilometri a sud dall’affioramento Esperance. ↩
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