Eclissi e vulcanismo

Mancano ormai pochissime ore alla ormai famosa Eclissi di Luna. I gruppi astrofili di mezzo mondo sono ormai pronti all’evento, eccezion fatta per quelli americani che si sono goduti quella del 21 dicembre scorso insieme al solstizio d’inverno, a questo giro saltano il turno alla giostra degli appuntamenti col cielo: una volta per uno non fa certo male a nessuno.
Nonostante il pessimo meteo di queste ore, per domani sera dovrebbero verificarsi delle buone condizioni di cielo, almeno per il centronord della penisola, consiglio meteoblue.com per le previsioni meteorologiche.

Questa immagine visibile del vulcano Puyehue-Cordón Caulle è stata scattata l'8 giugno alle ore 18.30 UTC con il MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer), montato sul satellite Aqua della NASA. Credit: NASA

Cosa dovremmo attenderci domani sera? Come sarà l’eclissi?
Molto probabilmente si tratterà di una eclissi molto scura, complici le recenti eruzioni dei vulcani Puyehue (in Cile) e Grimsvotn (in Islanda) che hanno sparso biossido di zolfo e ceneri nella stratosfera negli ultimi 30 giorni.

Secondo lo scienziato dell’atmosfera Richard Keen dell’Università del Colorado pensa che lo zolfo emesso nella stratosfera possa contribuire a opacizzare la nostra atmosfera e lo scattering responsabile della diffusione dell’ombra, facendola apparire più scura e netta.
Analizzando le eclissi lunari dei precedenti anni, nel 2008 Keen 1 stimò che la relativa limpidezza della nostra stratosfra possa aver contribuito al riscaldamento del pianeta per almeno 2 decimi di grado Celsius.

Proprio per quello sarà importante fotografare e stimare la relativa luminosità del nostro satellite durante l’eclissi.

Cieli Sereni a Tutti.

Note:

  1. Qui il pdf di quella conferenza.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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