Un Sole … macchiato

Nome file       : IMG_8219.CR2
Dimensione file : 8663759 Byte
MIME type       : image/x-canon-cr2
Image size      : 3888 x 2592
Camera make     : Canon
Camera model    : Canon EOS 1000D
Lens Type          :  Canon EF-S 55-250mm f/4-5.6 IS
Image timestamp : 2011:01:04 08:06:02
Tempo di esposizione: 1/100 s
Apertura diaframma: F5.6
Exposure bias   : 0 EV
Flash           : No, compulsory
Flash bias      : 0 EV
Lunghezza focale: 250.0 mm
Distanza del soggetto: 0
ISO speed       : 100
Exposure mode   : Manual
Metodo di misurazione: Multi-segment
Modalità macro : Off
Qualità immagine: RAW
Risoluzione Exif: 1936 x 1288
Bilanciamento del bianco: Auto
Miniatura       : image/jpeg, 1310 Byt

Questa qui accanto è l’immagine genitrice di quella qui sopra. Attraverso una elaborazione grafica dell’immagine RAW (un formato particolare che archivia i dati grezzi ripresi dal sensore CCD della fotocamera senza alcun algoritmo di compressione) ad alta risoluzione, ho potuto tirar fuori da questa ripresa due particolari altrimenti poco o nulla visibili: i gruppi di macchie solari  n° 1140 e n° 1142.
Come risoluzione non c’è male, considerando la modestissima attrezzatura con cui è stata scattata, e per questo fonte per me di maggiore soddisfazione.

Come potete vedere, la strumentazione non era sofisticata, una fotocamera con un teleobiettivo entry level, e un filtro solare in Astrosolar  (il Coso) autocostruito.

Innanzitutto mi sono basato per la messa a fuoco manuale all’immagine riprodotta sul più agevole schermo del portatile piuttosto che alla ridotta figura data dal dorso della fotocamera, usando anche l’ingrandimento software per una più precisa messa a fuoco.
Poi ho cercato di ridurre il più possibile la luminosità del disco solare riducendo i tempi e lasciando il più aperto possibile il diaframma. Infatti pur avendo già un’immagine molto intensa del Sole, ho cercato così di non abbagliare il sensore e di raccogliere i dettagli più fini.
Il resto l’hanno fatto i software di fotoritocco che mi hanno consentito di arrivare  a questo risultato lavorando sulle curve di luce.

Il Coso montato sul teleobiettivo

Il Sole ha un diametro di 400 pixel sull’immagine non elaborata,  ciò significa che il più piccolo particolare percepito dal sensore è di circa 3500 km (diametro del disco solare /  pixel immagine == 1 391 000 km / 400).
Poi ingrandendo e rinforzando i colori non ho aumentato la risoluzione, ma ho esaltato quello che era stato ripreso: così vedo che la 1140 e più di 30 000 chilometri (anche perché è vicina al bordo e non perpendicolare alla linea visuale) e il gruppo di macchie 1142 è molto più grande: circa 70 000 chilometri (essendo molto più vicina al centro dell’astro la misura è più corrispondente al dato reale).
In confronto la nostra Terra con i suoi 12 700 e rotti chilometri di diametro è veramente poca cosa.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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