Quella che vedete è la prima immagine di un sistema planetario diverso dal nostro, Distante circa 129 anni luce, HR8799 è lassù, sul bordo del grande quadrato di Pegaso a circa metà strada tra Markab (α Pegasi) e Scheat (β Pegasi), appena visibile ad occhio nudo nelle migliori condizioni.
Questo sistema planetario fu scoperto nel 2008 da Christian Marois ed altri usando una tecnica particolare chiamata immagine differenziale angolare usata sia sulle immagini riprese al W.M. Keck che al Gemini Nord posti sul monte Mauna Kea alle isole Hawaii [1].
Pianeti (in ordine di distanza) |
Massa (Giove = 1) |
Semiasse Maggiore (UA) |
Periodo Orbitale (anni) |
Eccentricità |
---|---|---|---|---|
e | 9±4 | ~ 14.5±0.5 | ~ 45 | ? |
d | 10±3 | ~ 24 | ~ 100 | >0.04 |
c | 10±3 | ~ 38 | ~ 190 | ? |
b | 7+4−2 | ~ 68 | ~ 460 | ? |
Disco di polvere | 75 unità astronomiche |
Questi sono giganti gassosi enormi, che insieme fanno una massa complessiva di oltre 30-40 pianeti come Giove distribuiti in una zona che va al di là dell’orbita di Saturno (10 UA) fino a 7 volte questa.
Questa scoperta mette in crisi le nostre teorie sulla nascita e l’evoluzione dei sistemi planetari: com’è possibile che a 70 UA ci sia stata ancora materia sufficiente per formare il pianeta b? e anche per creare gli altri pianeti più interni d e c?
Potrebbero essere migrati da zone più interne del disco protoplanetario fino ad occupare l’attuale posizione o sono pianeti vagabondi nati nel cluster stellare progenitrice della stella come mostrano alcune simulazioni per le comete [2] e poi catturati in seguito, oppure il nostro modello che spiega abbastanza verosimilmente il sistema solare è da riscrivere?
Il bello della scienza, e quindi anche dell’astronomia, è proprio questo: ogni scoperta solleva molte altre domande senza risposta le quali, una volta esaudite, portano ad altre scoperte e così via.
La prossima volta che osserverete il grande quadrato di Pegaso, ricordatevi di questa stellina e se riuscirete a scorgerla pensate che qualche fotone di questa proviene anche da questi pianeti.
[1] http://www.gemini.edu/node/11151
[2] http://www.swri.org/9what/releases/2010/cometorigins.htm
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