Fantasie metropolitane e fenomeno UFO: i miraggi di Marfa

Come ho detto alla fine della seconda parte, per quanto possa sembrare suggestiva e attraente l’ipotesi del contatto extraterrestre, essa è comunque la meno probabile in assoluto. Fare un viaggio di milioni di chilometri per mutilare una capra o rapire un boscaiolo (come Travis Walton di Snowflake, Arizona. Ci hanno ricavato pure un libro e un film; pensate ai soli diritti d’autore …) è un po’ come  prendere un aereo per l’Australia, suonare un paio di campanelli a caso per scherzo e tornarsene di corsa a casa per timore di essere scoperti. Se a voi pare logico … 

Le luci di Marfa.

Luci di MarfaLe celebri Luci di Marfa, in Texas

Marfa è un’amena cittadina dell’ovest texano. È un bel posticino 1, ha il suo celebre museo cittadino, la sua caserma dei pompieri rosa e le sue celebri … luci fantasma [1]!
In qualsiasi periodo dell’anno, verso il passo del Paisano (Paisano Pass) si rendono visibili delle curiose luci che sembrano fluttuare e muoversi nell’aria. Da riprese a lunghissima esposizione appare evidente uno schema: quello di una strada trafficata! E in effetti lì passa la Route 67, costruita negli anni ’20. Alcuni contestano questa spiegazione affermando che il piano stradale è diverso da quello delle luci osservate e che si hanno notizie di luci analoghe osservate fin dalla fine del XIX secolo, all’incirca dalla fondazione della città (nacque come stazione ferroviaria). 
Ma la spiegazione in realtà è molto semplice: miraggio, detto anche Fata Morgana. Un miraggio Fata Morgana avviene, un po’ come in tutti i miraggi, quando due strati di densità molto diversa di aria  deflettono e riflettono la luce di oggetti in realtà molto più lontani e addirittura fuori dal piano visibile dall’osservatore, Così la luce può essere deviata, riflessa o addirittura amplificata, distorcendo tutto ciò che mostra. Una carovana in transito, un bivacco o una lanterna da viandante possono benissimo essere responsabili di ciò che videro gli abitanti di Marfa prima della costruzione della strada. Coloro che andarono a cercare l’origine di quelle luci non trovarono niente semplicemente perché quelle che avevano osservato erano da qualche altra parte; ripeto, da un posto diverso e molto più lontano da dove sembravano provenire.

Cosa abbia visto realmente Kenneth Arnold forse non lo sapremo mai, ma la sua descrizione dei flying saucers somiglia tantissimo a quella dell’aereo sperimentale nazista catturato dagli Alleati Horten HO 229.

Le luci che osservò Kenneth Arnold erano molto più probabilmente frutto di un abbaglio ottico— l’equipaggio del DC-4 dietro di lui non notò alcunché. Più semplicemente lui si trovò nella condizione favorevole per assistere a qualcosa che al momento non seppe spiegare. Solo successivamente, quando il suo racconto apparve sui giornali,  quei piattini volanti che sembravano erratici divennero dischi volanti. Anche lo stesso Kenneth Arnold all’inizio pensò che potevano essere velivoli militari top secret, ma poi pensò che ancora quella tecnologia era ancora al di là delle capacità umane che aveva appena imparato a scindere l’atomo. 
Però quelle tecnologie che Arnold credeva ancora in divenire, forse si stavano già studiando. Sicuramente la sua storia insieme quella dei foo fighters fornì la copertura perfetta per la più grande operazione di depistaggio civile mai orchestrata. Ma anche questa è un’altra storia. Alla prossima.

Note:

  1. A Marfa è stato girato il famoso film Il Gigante. Il celebre attore James Dean morì in un incidente stradale — in California, in una competizione sportiva — verso la fine delle riprese del film.

Riferimenti:

  1. . Julia Cauble Smith, "MARFA LIGHTS", Texas State Historical Association, 2017. https://www.tshaonline.org/handbook/online/articles/lxm01

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".
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