Ormai siamo quasi a Pasqua. Oggi 20 marzo è stato l’equinozio di primavera e ieri sera ho scattato questa foto.
Sarà stata la magia del cielo stellato sopra il castello di Crevole, il buio e la tranquillità ormai inusuali nella nostra vita, la linea retta verticale di Giove e Venere che sembravano indicare una capanna nel bosco, ma per me era come fosse Natale.
Ieri sera mentre ho scattato questa foto ho sentito qualcosa dentro. Una pace interiore, un’armonia con tutto l’Universo come raramente purtroppo oggi accade, dove tutto si muove in fretta e ti costringe a correre anche quando non ne hai la necessità.
Non c’erano spreads o titoli di Stato o ordini da rispettare: solo buio pace e silenzio, lì seduto sulla panchina in un’area di sosta lungo la strada in compagnia di un cielo stellato come poche volte avevo visto.
Come dico da sempre ai miei figli, Natale non è una data nel calendario ma un momento in cui si sente Gesù nascere dentro. Non importa se si è credenti o atei, cristiani o musulmani o animisti, ci sono momenti – come questo – in cui si ritrova la pace, l’armonia e l’amore per tutto quello che ci sta intorno. Momenti in cui Gesù ci nasce dentro. Quello è lo Spirito del Natale.
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