Il piccolo mondo Vesta

Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

 

 

 

Vesta ripreso dalla sonda Dawn il 23 luglio 2011 da una distanza di 5200 chilometri dalla superficie. Credit: NASA/JPL/AP

Vesta (il cui nome completo è 4 Vesta) fu scoperto dall’astronomo tedesco Heinrich Wilhelm Olbers il 29 marzo 1807, dalla sua casa di Brema 1,  in Germania,  dove aveva il suo osservatorio privato.
Di Vesta conosciamo con tutta probabilità anche la composizione della sua crosta.
Infatti alcuni meteoriti ritrovati sulla Terra, le meteoriti HED 2 – conosciute anche con il nome di acondriti HED, si pensa che si siano originate in conseguenza di un grande impatto che Vesta ebbe circa un miliardo di anni fa con un altro corpo in prossimità del suo polo sud (questo spiegherebbe la forma patatoide 3 di Vesta) formando un gruppetto di asteroidi minori – circa il 5-6% della massa della fascia principale degli asteroidi pare provenga da quell’impatto – chiamata famiglia Vesta.
Alcuni di questi sarebbero stati spinti dall’azione gravitazionale di Giove verso la Terra, fino a diventare asteroidi NEAR e entrare in collisione tra loro: alcuni frammenti di queste collisioni  sarebbero poi caduti sulla Terra come meteoriti.
Vesta quindi con ogni probabilità un paio di miliardi di anni fa soltanto pur essendo di gran lunga più piccolo tra i pianeti (meno di un decimo di Marte), era forse il più grande planetoide esistente nel Sistema Solare interno, tanto da avere,  unico tra tutti gli altri asteroidi conosciuti, una differenziazione del nucleo, una sua piccola Catastrofe del Ferro.

Per queste sue caratteristiche uniche ed interessanti che potrebbero dirci molto sulla nascita del nostro Sistema Solare,  Vesta è stato fatto  oggetto di indagine e di studio dalla sonda Dawn della NASA che l’ha raggiunto il 16 luqlio 2011.
Dawn resterà in orbita intorno a Vesta fino al prossimo anno, poi si dirigerà verso l”altro grande protopianeta, Cerere, ma quella sarà un’altra storia che affronteremo in un altro momento, quando Dawn raggiungerà il suo secondo obbiettivo nel febbraio 2015. Restate sintonizzati.

Note:

  1. La città di Brema, in tedesco Bremen, fondata attorno al 780 d.C. con una storia antica e prestigiosa alle spalle, è anche famosa per la novella dei fratelli GrimmI musicanti di Brema“.
  2. HED da Howardite, Eucrite e Diogenite.
  3. Patatoide non sarà un termine prettamente scientifico, ma illustra abbastanza bene quello che intendo.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".

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