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Il lander Philae osservato dalla navicella Rosetta subito dopo il suo lancio.

Il lander Philiae osservato dalla navicella Rosetta subito dopo il suo lancio.

È ormai su tutti i blog del genere ma non potevo esimermi dal partecipare a questo evento storico. Alle 17:05 circa ora italiana il lander Philae che era partito dalla sonda madre Rosetta  stamani alle 10:00 si è adagiato sulla superficie della cometa  67P/Churyumov-Gerasimenko

La storia della missione è stata piuttosto travagliata e in origine era stato immaginato che dovesse addirittura riportare alcuni campioni cometari sulla Terra. Poi i soliti pesanti tagli di bilancio alla NASA fecero abortire l’idea di una doppia missione congiunta che prevedeva di usare hardware comune 1 per la sua Comet Rendezvous Asteroid Flyby e Rosetta dell’ESA, nate sull’onda dei successi astronautici raggiunti nel 1986 con la cometa di Halley. Il progetto americano morì e Rosetta fu completamente riprogettata dall’ESA, che però fu costretta a rinunciare all’invio dei campioni raccolti alla Terra per i soliti motivi di bilancio.
Poi nel 2002 un incidente al vettore Ariane 5 posticipò la missione al 2004, costringendo così a rivedere il bersaglio finale della missione che divenne l’attuale cometa.

Ma Rosetta in questi 10 anni non è mai stata con le mani in mano: il 5 settembre 2008 ha sorvolato da 800 chilometri l’asteroide 2867 Šteins e il planetoide metallico 21 Lutetia il 10 luglio 2010. Poi una ibernazione che prima del risveglio aveva procurato qualche apprensione. Ma niente paura, Rosetta ce l’ha fatta, alla faccia dei barbagianni che raccontano che la missione Rosetta sia stata soltanto uno spreco di soldi.

Note:

  1. La struttura base – Mariner Mark II – delle due navicelle sarebbe stata quella acquisita per le note sonde Voyager e della Galileo su Giove. Questo avrebbe garantito una solidità e un costo difficilmente raggiungibili da una missione ex novo.

Umberto Genovese

Autodidatta in tutto - o quasi, e curioso di tutto - o quasi. L'astronomia è una delle sue più grandi passioni. Purtroppo una malattia invalidante che lo ha colpito da adulto limita i suoi propositi ma non frena il suo spirito e la sua curiosità. Ha creato il Blog Il Poliedrico nel 2010 e successivamente il Progetto Drake (un polo di aggregazione di informazioni, articoli e link sulla celebre equazione di Frank Drake e proposto al l 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics) “Cercando tracce di vita nell’Universo” (2012, San Marino)) e collabora saltuariamente con varie riviste di astronomia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Interminati mondi e infiniti quesiti" sulla ricerca di vita intelligente nell'Universo, riscuotendo interessanti apprezzamenti. Definisce sé stesso "Cercatore".

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