Avevamo già incontrato in passato il complesso ruolo della polvere lunare 1 nella fisica della superficie lunare, ma nessuno finora aveva avanzato l’ipotesi che quella polvere fosse anche responsabile della tenue ionosfera attorno alla Luna.
Fin dall’epoca delle esplorazioni umane verso la Luna si conosceva l’esistenza di un sottile strato ionizzato a qualche decina di chilometri sopra la superficie lunare.
La ionosfera 2 lunare fu osservata per la prima volta dai satelliti artificiali lunari Luna 19 (1971) e Luna 22 (1974) che notarono un incremento della densità di particelle ionizzate fino a 1000 elettroni per centimetro cubico, ma il meccanismo di produzione di questa ionosfera era rimasto sconosciuto fino a oggi.
Infatti la Luna non ha un’atmosfera sufficiente a spiegare la produzione di una qualsiasi ionosfera, le emissioni di gas dovuti al decadimento radioattivo delle rocce lunari sono troppo piccole per giustificare la presenza in quota di gas ionizzabile.
Durante la missione Apollo 15 (1971) gli astronauti avevano notato strani bagliori lungo l’orizzonte lunare, bagliori che avevano una spiegazione semplicissima: la polvere lunare.
E a questa si rifà l’ipotesi avanzata da Tim Stubbs del Goddard Space Flight Center pubblicata all’inizio di quest’anno per spiegare l’esistenza della ionosfera lunare.
In pratica Stubbs e colleghi affermano che la polvere lunare ionizzata dall’azione della radiazione ultravioletta solare è sufficiente a spiegare la ionosfera osservata all’inizio degli anni settanta.
Questa scoperta è importante per la fisica planetaria: finora si credeva che la ionosfera si sviluppasse solo in presenza di una atmosfera, adesso possiamo affermare che questa non è così indispensabile.
Adesso c’è da capire se anche la ionosfera lunare si comporta come la ionosfera terrestre, ossia modificando le condizioni di propagazione delle onde radio in funzione delle diverse ore del periodo di rotazione e dell’attività solare. Questo ce lo potrà dire la sonda ARTEMIS che studia la magnetosfera terrestre vicino alla Luna e la prossima missione LADEE prevista per il 2013 proprio per studiare l’esosfera del nostro satellite naturale.
liberamente tratto da: Mystery of the Lunar Ionosphere
Note:
- Elettricità nei crateri lunari. ↩
- La ionosfera è prodotta dalla ionizzazione degli strati superiori dell’atmosfera per opera della radiazione ultravioletta della stella. Tutti i pianeti dotati di atmosfera ne hanno una più o meno densa dipendente dalla quantità della radiazione ultravioletta ricevuta e la composizione dei gas atmosferici. ↩
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