Stephen Hawking: “La razza umana per sopravvivere dovrà abbandonare la Terra” 

Come dar torto al nobile scienziato? Tutti gli indicatori economici ci dicono che superiamo già ora, con il 40% della popolazione mondiale vive con meno di cinque dollari al giorno, la produzione delle risorse di almeno due pianeti come la Terra.1
Al di là della mia – e credo anche vostra – condanna morale a quel ‘1% che detiene oltre 98% della ricchezza del pianeta, l’anno scorso la spesa militare mondiale ha raggiunto i 1776 miliardi di dollari,2 mentre ne basterebbero appena 30-50 per eradicare la fame nel mondo.[1. Le ondate migratorie che in questi giorni stanno interessando l’Europa mostrano tutta l’ipocrisia dei programmi di sostegno dei paesi occidentali.  Praticamente tutti gli aiuti agroalimentari vengono riconvertiti in armi a sostegno di governi corrotti foraggiando in questo modo le multinazionali delle armi piuttosto che sfamare le popolazioni più povere, e anche i fondi stanziati dalle Organizzazioni non Governative raggiungono queste solamente per il 20%.]
Con un budget di quasi 2000 miliardi di dollari all’anno, nel giro di soli 20 anni sarebbe possibile avviare la colonizzazione permanete dello spazio vicino, creare fabbriche, fattorie orbitali e habitat completamente autonomi che potrebbero fornire spazio per ridurre la pressione demografica su questo pianeta. Potremmo sfruttare le risorse della fascia interna degli asteroidi, della Luna e così via.
Un altro grande tema affrontato con intelligenza da Hawking riguarda gli sviluppi dell’intelligenza artificiale. Come anche lui suggerisce, è necessario che gli interessi di quella artificiale coincidano con i nostri, altrimenti potremmo essere sopraffatti dal frutto del nostro stesso ingegno.  Se invece fosse correttamente guidata, l’intelligenza artificiale potrebbe essere una preziosa alleata dell’umanità, soprattutto nella colonizzazione spaziale e nella tutela di questo nostro vecchio mondo, che potrebbe tornare ad essere un paradiso.
Leggetevi l’interessante articolo al link qui sotto.

“Sento il dovere di informare la gente riguardo alla scienza”. Stephen Hawking, 73 anni, nonostante la malattia degenerativa che lo ha reso paralitico è più lucido che mai. “

Sorgente: Stephen Hawking: “La razza umana per sopravvivere dovrà abbandonare la Terra” (FOTO)

SETI@home, un'opportunità per la razza umana.

Il 21 maggio prossimo per me sarà una data importante, infatti saranno dieci anni che partecipo al progetto http://setiathome.berkeley.edu/.
Cos’è il progetto SETI@home? È una iniziativa di ricerca mondiale che sfrutta i tempi morti dei computer connessi ad Internet per analizzare le ricezioni  di grandi radiotelescopi che abbiano montato un hardware particolare che non interferisce con i normali programmi di ricerca e di studio, il SERENDIP IV SETI, il programma  di ricerca si propone di monitorare la banda delle microonde intorno ai 21 cm di lunghezza d’onda (tra 1,4 e 1,6 GHz) alla ricerca di segnali radio provenienti da civiltà extraterrestri che si presume siano in possesso di una opportuna tecnologia radio che gli consenta di comunicare con noi (vedi i precedenti post Dove sono l’omini verdi… ).
In un mondo individualista dove la memoria si annebbia già alla colazione precedente, tutto ciò che non porta a risultati immediati e tangibili subito tende ad essere bandito, così come nella ricerca pura ci si attendono troppo spesso dei risultati addirittura prima che questa abbia  avuto inizio. Questa quindi non è più ricerca, è pianificazione e tutto ciò che si allontana dalla stupida e illogica concezione capitalista tende ad essere accantonato, come è successo al vecchio programma SETI, come ora sta purtroppo succedendo con lo Space Shuttle (accusato di essere troppo costoso), alla ricerca sui farmaci per le malattie rare etc.
Ritengo invece importante questa ricerca perché comunque vada potrà determinare il futuro dell’intera razza umana dimostrando che non siamo l’unica forma di vita senziente in quest’angolo di universo e conseguentemente ponendo le basi per una profonda riflessione spirituale su cosa è l’Uomo senza gli inutili e pericolosi orpelli con cui le religioni  si sono ammantate, dogmi dannosi che hanno l’unico scopo di negare la libertà di pensare agli uomini. Qualora il progetto SETI@home dovesse essere un fallimento, un’altra riflessione filosofica si renderebbe comunque urgente: vista la rarità delle forme di vita senzienti in quest’angolo di universo e su questo pianeta, è giusto continuare a sfruttarlo indiscriminatamente come facciamo portandoci sull’orlo dell’estinzione? Non sarebbe meglio ripensare alla reale necessità per l’umanità di parametri stolti come  il dogma della crescita del PIL? Spesso quando sento parlare i vari economisti mi domando se siamo davvero noi umani la razza senziente di questo pianeta o se piuttosto convenga attribuire questo titolo ai piccioni.
Comunque vada il progetto SETI@home, un motivo per riflettere seriamente sul nostro futuro c’è; come diceva il Drake: «la mancanza dell’evidenza non significa l’evidenza della mancanza»
Proprio per questi motivi ho deciso di dedicare questa macchina 24h su 24 al progetto SETI@home e di fare una mia modesta donazione all’Università di Berkeley quale dono per il mio compleanno.

ATTIVITÀ UMANA E EFFETTO SERRA

Questo è un vecchio messaggio scherzoso che pubblicai sulla lista alcoolica del Firenze Linux Users Group il 21 agosto del 2006 (l’originale è a questo indirizzo): l’ho ripescato perché credo che oltre al serio nella vita conti anche il faceto e che pur seguendo una logica scientifica si possa ancora trovare il modo di ridere.
Buona lettura
Il biossido di carbonio è un inquinante chimicamente stabile. Viene in parte assorbito attraverso gli oceani e dalla fotosintesi clorofilliana, che avviene attraverso le piante. Mentre il resto permane in atmosfera anche per decenni.
Il biossido di carbonio è in continuo aumento nell’atmosfera fin dall’inizio dell’era industriale e contribuisce ad aumentare la temperatura media del pianeta determinando il “Global Warming”.
La sua concentrazione è aumentata nell’ atmosfera da 290 ppm (parti per milione) nel 1880 a circa 370 ppm nel 2003 e continuerà ad aumentare nel prossimo futuro, poiché il biossido di carbonio,insieme all’acqua, è il prodotto finale della combustione dei combustibili fossili (carbone, petrolio e derivati, metano), delle foreste e delle biomasse e … dalla flatulenza umana.
Il biossido di carbonio si scioglie facilmente in acqua: gli oceani ne contengono enormi quantità, ma l’ aumento di temperatura (dovuto alGlobal Warming) diminuisce la solubilità del gas in acqua, liberando nuovo gas nell’atmosfera e accelerando di conseguenza tutto il fenomeno (per questo “arieggiare” nella vasca da bagno non  produce seltz!).
Il biossido di carbonio è trasparente alla luce visibile, cioè in pratica la lascia passare quasi inalterata, assorbe invece la radiazione elettromagnetica nel campo dell’infrarosso.
Ora, proprio per questo importante particolare, l’ossido di carbonio contenuto nell’atmosfera cattura una parte della radiazione infrarossa che il suolo invia nello spazio e la riemette in tutte le direzioni; in tal modo rimane sulla Terra altra radiazione infrarossa che provoca un aumento della temperatura media. Questo aumento, lento ma continuo, causato dall”effetto serra sul nostro pianeta, ha conseguenze che, per il momento, non sono neppure ben definibili.
Ci basti in questo contesto segnalare che per es. sul pianeta Venere la temperatura del suolo si aggira intorno ai 400°, essendo la sua atmosfera formata quasi in prevalenza di biossido di carbonio, mentre, al contrario, sul pianeta Marte la temperatura del suolo si mantiene sui -50°, proprio perché quasi privo di atmosfera.
Il metano è un gas serra con un potenziale di riscaldamento globale di 72 (significa che il suo potere di riscaldamento è 72 volte quello dell’anidride carbonica).
Il metano è il risultato della decomposizione di alcune sostanze organiche in assenza di ossigeno. È quindi classificato anche come biogas. Le principali fonti di emissione di metano nell’atmosfera sono:
decomposizione di rifiuti organici
fonti naturali (paludi): 23%
estrazione da carburanti fossili: 20%
processo di digestione degli animali (bestiame): 17%
batteri trovati nelle risaie: 12%
riscaldamento o digestione anaerobica delle biomasse.
L’80% delle emissioni mondiali è di origine umana. Esse derivano principalmente dell’agricoltura e da altre attività umane. Durante gli ultimi 200 anni, la concentrazione di questo gas nell’atmosfera è raddoppiata passando da 0,8 a 1,7 ppm (parti per milione) e anche la popolazione umana ha subito un’aumento di popolazione vertiginoso passando da 1,6 miliardi inizi XX secolo a 6 miliardi XXI secolo.
Allora, veniamo al dunque:
in media si parte da 476 a 1491 ml di gas prodotti al giorno da una singola persona (705 ml di media) con le flatulenze;
la media giornaliera prevede la produzione di idrogeno per 361 ml/24 h (range 42-1016) e di biossido di carbonio di 68 ml/24 h (range 25-116) e da 3 a 120 ml/24 h di metano (il resto è azoto inerte e altri gas per una media di 213 ml/24 h) ora basta una semplice equazione per tradurre il tutto in produzione annuale per tutti gli abitanti del pianeta (6 miliardi e 650 milioni stime ONU per il 2006)
per l’idrogeno (H2)
(0,361 x 365) x 6.650.000.000 = 131,765 x 6.650.000.000 = 876.237.250.000
ovvero 876 e passa di milioni di metri cubici
per il biossido di carbonio (CO2)
(0,068 x 365) x 6.650.000.000 = 24,82 x 6.650.000.000 = 165.053.000.000
ovvero 165 milioni di metri cubici
per il metano (CH4)
(0,050 x 365) x 6.650.000.000 = 18,25 x 6.650.000.000 = 121.362.500.000
ovvero più di 121 milioni di metri cubici
per un totale di oltre 286 milioni di metri cubici di gas pericolosi per l’ambiente e la nostra atmosfera all’anno!

 



SCORREGGIARE MENO È UN DOVERE CHE ABBIAMO RISPETTO AI NOSTRI PRONIPOTI:

 

ABOLIAMO I FAGIOLI!!!