Una mira… spaziale.

Rappresentazione artistica
della missione (Cortesia NASA)

Voleteanalizzare la composizione interna di un pianeta a 1,3 miliardi dichilometri? Facile!

Prendeteuna sonda di due tonnellate e mezzo e scagliatela nello spazio conmolta buona mira e se sarete fortunati dovreste riuscire a farlatransitare intorno all’oggetto in indagine ad appena 100 chilometridi distanza, prestando molta attenzione ai suoi segnali radio diritorno, che intanto udirete appena e con un’ora e dodici minuti diritardo.
Encelado

Sequalcuno di voi dice che è impossibile, è perché non ha mailavorato al Jet Propulsion Laboratory, perché proprio in queste ore(tra il 27 e il 28 aprile) si sta concludendo un esperimentoscientifico simile: la sonda Cassini-Huygens è stata fattatransitare ad appena 100 chilometri dalla superficie di Encelado, unaluna di Saturno, e verranno studiate le anomalie gravitazionalidell’orbita della sonda, rilevate appunto ascoltando i segnali radiotrasmessi da questa.

Nelfrattempo la Cassini-Huygens dovrebbe riuscire a fotografare anche ilpennacchio d’acqua che fuoriesce dalla regione polare sud diEncelado.

Certo, al Jet Propulsion Laboratory hanno una buona mira, non credete?