Perseidi 2017: i risultati

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Suggestiva, vero? LG V10 appoggiato a un sasso per 8 secondi a 700 ISO. Unico tentativo!
Credit: Il Poliedrico

Cercando di fare scienza occorre tenere sempre a mente che i fallimenti, proprio come nella vita, sono sempre dietro l’angolo. Il fallimento in questi casi non va inteso come esperienza negativa. E come spesso accade o dovrebbe accadere nella vita, ogni fallimento nella scienza insegna sempre comunque qualcosa; come iersera. 
Era previsto che sarebbe stato assai arduo provare a fare una sessione fotografica per immortalare il picco delle Perseidi: sapevo che l’alzarsi della Luna proprio intorno alle 23:00 avrebbe vanificato ogni mio sforzo per cercare la località perfetta. Per questo me ne sono restato buono nel mio giardino, che è lo stesso abbastanza buio per questo genere di riprese. 
Anche se deludente dal punto di vista del risultato, almeno mi è servito come ennesimo banco di prova per i prossimi sciami meteorici.

Comunque posso però dire che è stato bello anche solo provarci. Cieli sereni.

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Timelapse di 307 immagini RAW
Canon EOS 70D
Samyang 10mm F/2,8
ISO 1600 – tempo 14.9 secondi

La colonna sonora è Cast A Tall Shadow (royalty free)

Il 10 agosto da San Lorenzo al Pascoli, con le Perseidi sullo sfondo

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

Giovanni Pascoli

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San Lorenzo trascinato sulla graticola, nell’interpretazione di Pietro da Cortona.
Fonte: Wikipedia

Come tutti gli anni ci stiamo avvicinando al momento clou che tutti più o meno conosciamo: le Lacrime di San Lorenzo, nome popolare dello sciame delle Perseidi, il cui picco massimo di attività cade tra il 12 e il 13 agosto.

Il santo, originario della provincia di Aragona, in Spagna, era uno dei sette diaconi 1 delle Chiesa Romana all’epoca delle persecuzioni dell’imperatore romano Valeriano. I primi di agosto dell’anno 258 Valeriano emise un editto con il quale condannava a morte tutti coloro che avevano un ruolo di una certa importanza all’interno della nuova religione, ovvero tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi. Dalle cronache di San Cipriano, uno dei Padri della Chiesa Cattolica, infatti si apprende: «Episcopi et presbyteri et diacones incontinenti animadvertantur» . San Lorenzo fu martirizzato sulla graticola appunto il 10 agosto del 258 d.C., ad appena 33 anni, nel luogo in cui ora sorge la basilica di San Lorenzo in Panisperna a Roma 2 3. E appunto nel ricordo del martirio di San Lorenzo che nel mondo cristiano occidentale lo sciame delle Perseidi viene intitolato 4 il 10 agosto.

Milleseicento anni più tardi, il poeta italiano Giovanni Pascoli dedicò alcune poesie 5 all’assassinio del padre, Ruggero Pascoli, ucciso proprio il 10 agosto per motivi rimasti ancora oscuri. Una di queste, dal titolo appunto X Agosto, inizia proprio ricordando le lacrime di San Lorenzo, le Perseidi:

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla   […]

Ecco quindi un paio di fatti storici lontanissimi fra loro come il martirio di un santo e una poesia scritta in memoria di un tragico evento che però hanno in comune uno degli eventi astronomici più conosciuti ed ammirati di sempre. Quali  altri intrecci fra la storia  e l’astronomia conoscete?

ps. Buon onomastico a tutti i Lorenzo per il prossimo 10 agosto e buon compleanno a chi compirà gli anni in quella data!


Note:

 

Le Perseidi d’agosto

Credit: Il Poliedrico

Come ogni anno di questo periodo sono qui a ricordarvi dello sciame delle Perseidi, originato dallo sciame di detriti che la cometa Swift-Tuttle 1 disperde lungo la sua orbita in prossimità del suo perielio.

Le prime testimonianze delle Perseidi si trovano nei resoconti cinesi fin dal 36 dC che narrano di 100 meteore in una notte. 
Numerosi sono infatti i riferimenti che appaiono nei documenti cinesi, giapponesi e coreani nel corso dei secoli successivi, dall’8° fino al 11° secolo. Tuttavia, a titolo di cronaca, si riscontrano solo sporadici riferimenti nel 12° e nel 19° secolo.
Le Perseidi sono  comunemente conosciute come le “lacrime di San Lorenzo”, perché probabilmente nel passato il massimo dello sciame cadeva il 10 d’agosto, quando in Italia si festeggia il martirio del Santo che per la tradizione cristiana fu graticolato 2.
Fu comunque Adolphe Quetelet, che nel 1835 si accorse che lo sciame aveva un periodo annuale centrato in agosto e che sembrava provenire dalla costellazione del Perseo.

Quest’anno non sarà come l’anno scorso con  la Luna Piena a offuscare la vista del cielo. Infatti questa sorgerà alle 2 del mattino a circa 50° dal punto radiante dello sciame, ma sarà illuminata solo per il 20%, creando così poco disturbo al fondo cielo.
Le previsioni per quest’anno parlano di almeno 55-60 tracce orarie dopo le 02:00 tempo locale fino all’alba, ma si sa, le previsioni sono fatte per essere smentite.
Per i suggerimenti all’osservazione consultate gli altri articoli che ho già pubblicato, troverete senz’altro altre informazioni molto utili.


Note: