Le Lacrime di San Lorenzo 2017

Ed eccoci qua. ci risiamo. Tra pochissimi giorni si ripresenterà la celebre pioggia meteorica delle Perseidi, conosciuta anche come Lacrime di San Lorenzo.
Il picco è previsto nella notte tra il 12 e 13 agosto, con un tasso medio previsto intorno alle 50 tracce orarie verso le 5 del mattino del 13 agosto per l’Italia Centrale.  

Il mio consiglio è lo stesso di ogni anno: trovatevi un bel cielo sgombro da oggetti e da luci cittadine e portatevi una seggiola, una sdraio oppure una coperta per sdraiarvi per non giacere sulla nuda terra e godetevi lo spettacolo che vi offre gratis la Natura.
Purtroppo questo è uno degli anni in cui la Luna Calante sorge piuttosto presto: infatti ella sorgerà alle 23:05 ora locale, vanificando in parte l’osservazione del cielo.

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Fare foto al fenomeno sarà arduo, la presenza della Luna illuminata per il 72% saturerà l’esposizione del cielo piuttosto in fretta, ma se avrete l’accortezza di cercare un posto che vi ripari dalla luce diretta, come una parete di roccia, un muro anche al limite una pianta potreste comunque riuscire a vedere anche qualche traccia più debole.
Quindi mi raccomando: sedetevi o sdraiatevi comodi magari dando le spalle a Est — tanto a guardare verso il punto radiante si vedono solo le tracce più corte e non ne vale la pena, secondo me — e alla Luna, portatevi qualche spuntino e una bevanda, magari calda dentro un thermos (la notte fa — finalmente! — fresco) e una coperta per se dovesse prendervi freddo. Se poi foste un buon bersaglio per le zanzare, non dimenticatevi lo zampirone!

Cieli sereni!

Il 10 agosto da San Lorenzo al Pascoli, con le Perseidi sullo sfondo

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

Giovanni Pascoli

Pietro_da_cortona,_martirio_di_san_lorenzo

San Lorenzo trascinato sulla graticola, nell’interpretazione di Pietro da Cortona.
Fonte: Wikipedia

Come tutti gli anni ci stiamo avvicinando al momento clou che tutti più o meno conosciamo: le Lacrime di San Lorenzo, nome popolare dello sciame delle Perseidi, il cui picco massimo di attività cade tra il 12 e il 13 agosto.

Il santo, originario della provincia di Aragona, in Spagna, era uno dei sette diaconi 1 delle Chiesa Romana all’epoca delle persecuzioni dell’imperatore romano Valeriano. I primi di agosto dell’anno 258 Valeriano emise un editto con il quale condannava a morte tutti coloro che avevano un ruolo di una certa importanza all’interno della nuova religione, ovvero tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi. Dalle cronache di San Cipriano, uno dei Padri della Chiesa Cattolica, infatti si apprende: «Episcopi et presbyteri et diacones incontinenti animadvertantur» . San Lorenzo fu martirizzato sulla graticola appunto il 10 agosto del 258 d.C., ad appena 33 anni, nel luogo in cui ora sorge la basilica di San Lorenzo in Panisperna a Roma 2 3. E appunto nel ricordo del martirio di San Lorenzo che nel mondo cristiano occidentale lo sciame delle Perseidi viene intitolato 4 il 10 agosto.

Milleseicento anni più tardi, il poeta italiano Giovanni Pascoli dedicò alcune poesie 5 all’assassinio del padre, Ruggero Pascoli, ucciso proprio il 10 agosto per motivi rimasti ancora oscuri. Una di queste, dal titolo appunto X Agosto, inizia proprio ricordando le lacrime di San Lorenzo, le Perseidi:

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla   […]

Ecco quindi un paio di fatti storici lontanissimi fra loro come il martirio di un santo e una poesia scritta in memoria di un tragico evento che però hanno in comune uno degli eventi astronomici più conosciuti ed ammirati di sempre. Quali  altri intrecci fra la storia  e l’astronomia conoscete?

ps. Buon onomastico a tutti i Lorenzo per il prossimo 10 agosto e buon compleanno a chi compirà gli anni in quella data!


Note:

 

Le lacrime di San Lorenzo 2010

Ormai è questione di giorni, di ore; la Terra come tutti gli anni  sta già attraversando  l’orbita della Swift-Tuttle, la cometa responsabile dello sciame delle Perseidi, conosciute anche come Lacrime di San Lorenzo; per ora si possono vedere solo alcune sporadiche meteore riconducibili a questo sciame, mentre il picco è previsto per le 4 del  mattino del 13 agosto,  dove si attendono  fino a circa 80 meteore al minuto,  come l’immagine qui a fianco dimostra. Per accedere al Fluximator basta seguire il link nella colonna qui in basso a destra.

Consiglio quindi a coloro che si protrarranno fino a quell’ora di munirsi di una coperta o di un sacco a pelo: da sdraiati lo spettacolo sarà magnifico! La Luna tramonterà verso le 20:20 del giorno prima, per cui sarà buio, a tutto vantaggio della visione, ma in tal caso sarà prudente munirsi di una buona torcia elettrica opportunamente schermata: un foglio di carta velina rossa montata sopra la lente sarà sufficiente per non offendere la vista, ormai abituata al buio. Per i più intraprendenti:  potrebbe essere un’idea testimoniare la nottata con qualche fotografia, con una carta del cielo e una bussola sarà possibile indirizzare l’obiettivo verso la Polare per cercare di emulare fotografie come questa qui accanto.
Se volete, potrete narrare l’esperienza sul forum o inviarla al Poliedrico per e-mail, sarà nostra cura pubblicarla col vostro consenso.
Come vedete, per meravigliarsi con l’astronomia non occorre poi molto, solo tanta passione e basta.

Qui sotto pubblico due carte del cielo per le 04:00 del 13 agosto 2010 per dare uno strumento in più  a chi vuol seguire questo spettacolo naturale. Tutte le carte e i dati del Fluximator si riferiscono a Siena, ma valgono anche per tutta l’Italia centrale e, con le opportune correzioni, per il resto del Paese. Il cerchietto verde indica approssimamente il punto radiante,  ovvero da dove le meteore sembrano provenire. Buon Divertimento!

 


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Tutti i tempi da me riportati nelle carte non comprendono la deviazione dell’ora legale, pertanto dovete, quando questa è in vigore, sommare un’ora a quella indicata dalle mappe.

 



 

 

L’ITALIA CHE SOGNAVO di Lorenzo Peritore

 A  Giovanni Falcone  e  a  Paolo Borsellino,  due  grandissimi  e straordinarisiciliani che si sono fatti ammazzare per l’onestà e la legalità e daiquali tutta l’Italia dovrebbe prendere esempio.
Non era certo questa
l’Italia che sognavo,
un’Italia come questa
io non la immaginavo.

L’Italia dei corrotti
che sconoscono il dovere
accecati e resi schiavi
dal denaro e dal potere.

L’Italia dove emergono
con grande prepotenza
mafia camorra ndrangheta
e tant’altra delinquenza.

L’Italia in cui chi ruba
i soldi dello Stato
gli si risparmia il carcere
eleggendolo al Senato.

L’Italia in cui la gente
non può accampar pretese
se non quella di sperare
di arrivare a fine mese.

l’Italia degli sprechi
che non sa dire basta
a tutti quei politici
che formano la casta.

L’Italia che sognavo
fin da quando ero bambino
era quella a cui aspiravano
Falcone e Borsellino.

Un’Italia che riacquisti
tutta quanta l’onestà
dove valga la giustizia
e la legalità. 

A M A F I A (di Lorenzo Peritore)

Il Giudice Rosario Livatino venne ucciso il 21settembre 1990 sulla SS 640 mentre si recava senza scorta in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra; aveva solo 38 anni. il Poeta Lorenzo Peritore gli ha dedicato questa poesia:
Unn’arrinesci a vidirla,
si nni stà bona ammucciata
e quannu è pedi pedi
è sempri camuffata.
Tutti a ciamammu mafia
e tutti a cunnannammu,
ma sulu chi paroli,
chi fatti ni scantammu.
A mafia pedi unn’hava
e sula un pò caminari.
Unn’hava mancu manu
e sula un pò sparari.
C’è co ci mpresta i pedi
pi farla caminari
e co ci mpresta i manu
ca usa pi sparari.
Poi ci sunnu i capucciuna
ca a sannu cumannari
e chiddi cu cirbeddu
ca a sannu organizzari.
Ma co sunnu sti mafiusi?
E sta mafia unn’è ca è?
Putemmu essiri tutti
e po’essiri unni eggiè.
Pozzu essiri puru ia
e pò essiri puru tu,
pi chissu se fa dannu
un si scopra co è ca fù.
Ca mafia si ci aggrega
u mpiegatu, u muraturi,
l’operaiu, u disoccupatu,
abbucatu, u prefessuri,
si ci associa u cunsiglieri
,u ministru e u diputatu
e dimostrino ca a mafia
è puru dintra u Statu.
Arristammu a vucca aperta
e ni para fantasia
quannu accertinu ca a mafia
trasa puru e saristia.
Chi brutta bestia è a mafia!!
E’ n’amara realtà.
E’un fenominu diffusu
di sta nostra società.
E un purpu bellu grossu
ca usa i sò ventosi
p’aggrapparisi unni eggiè
e aggarrari tutti cosi.
E’un cancru chi metastisi
ca ni vò cuntaggiari,
arrisista cu l’omertà
e ngrassa cu malaffari.
Pi guariri sta cancrena
un po’abbastari a cura
ca ci somministra u Statu,
o sannò a Magistratura.
Serva ca tutti quanti
cangiannu mentalità
circammu d’abbissari
stu muru d’omertà.
E pi putirlu fari
unn’esista megliu cura
c’abbattiri a gnuranza
e puntari na cultura.