Indizi vitali su Titano

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Un mare di metano su Titano

Studiando gli ultimissimi dati provenienti dalla sonda Cassini sono state scoperte  delle complesse attività chimiche che avvengono sulla superficie di Titano, il più grande satellite di Saturno. Sebbene sia  sempre e comunque bene puntualizzare il caso che anche reazioni chimiche non biologiche possono fornire una spiegazione, secondo alcuni  scienziati queste tracce chimiche sono degli indicatori plausibili di forme di vita basate sul metano in quanto soddisfano due condizioni importanti di un modello proposto dagli astrobiologi .

Questi indicatori sono la scomparsa di molecole di idrogeno atmosferico alla superficie del pianeta e la mancanza di acetilene nella mappa degli idrocarburi di Titano.
Per l’astrobiologo Chris McKay del Ames Research Center della NASA la mancanza di acetilene è importante in quanto essa potrebbe essere la migliore fonte di energia per una forma di vita a base metano, praticamente l’acetilene potrebbe essere il suo alimento, ma anche che l’idrogeno (o meglio la sua mancanza) è un ottimo indicatore perché tutti i meccanismi proposti per estrarre energia chimica dall’acetilene coinvolgono appunto l’idrogeno, l’aria che questa ipotetica forma di vita respira. Mkay aveva già proposto alcune teorie  sulle forme di vita basate sul ciclo del metano nel 2005 [cite]http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0019103505002009 [/cite].

 
Punto triplo del metano
Esso è il punto in cui le condizioni fisiche (temperatura e pressione) consentono la coesistenza delle tre forme liquida, solida e gassosa che per il metano avviene a 90,67 K (-182,48 °C) e 4,6 MPa

Fino ad ora forme di vita a base di metano sono solo ipotetiche, sulla Terra i microbi che prosperano e producono metano sono comunque forme di vita che usano l’acqua come solvente, mentre su Titano le temperature sono di appena 90° K (-183° Celsius) vicine al punto triplo del metano. A quelle temperature l’acqua non può esistere allo stato liquido necessario alle forme di vita come le conosciamo sulla Terra.

Darrel Strobel della Johns Hopkins University di Baltimora, analizzando i dati dello spettrometro a infrarossi di Cassini ha scoperto che I risultati della distribuzione dell’idrogeno atmosferico sono coerenti con le condizioni che potrebbero essere prodotte da una forma di vita a base di metano, ma che questa non può essere  una prova definitiva della sua esistenza. I modelli precedenti avevano previsto che le molecole di idrogeno, un sottoprodotto della luce solare ultravioletta che scinde l’acetilene e il metano nell’atmosfera superiore, dovevano essere distribuiti abbastanza equamente in tutti gli strati atmosferici. Invece in realtà i dati finora raccolti indicano una disparità nella densità di idrogeno che scompare verso la superficie ad una velocità di circa 10.000 trilioni di trilioni di molecole di idrogeno al secondo. Più o meno è circa lo stesso tasso di dispersione dell’atmosfera superiore.
Strobel ha detto che non è probabile che l’idrogeno sia conservato al di sotto della superficie di Titano. La superficie di Titano è così fredda che un processo chimico ha bisogno di  un catalizzatore per convertire le molecole di idrogeno e acetilene in metano, anche se complessivamente ci sarebbe un rilascio netto di energia. La barriera di energia potrebbe essere superata se ci fosse un minerale sconosciuto che agisce da catalizzatore sulla superficie di Titano
La mappatura degli idrocarburi guidato da Roger Clark, uno scienziato dell’US Geological Survey di Denver, è stata fatta esaminando i dati della mappatura visiva e dello spettrometro ad infrarossi della Cassini. Ci si aspettava che le interazioni del Sole con l’atmosfera producessero acetilene che avrebbero rivestito la superficie di Titano, ma Cassini non ha rilevato nessuna traccia di acetilene in superficie. Al contrario, lo spettrometro di Cassini ha rilevato una mancanza di ghiaccio d’acqua sulla superficie di Titano, quanto piuttosto grandi quantità di benzene e di altro materiale, che sembra essere un composto organico che gli scienziati non sono ancora stati in grado di identificare. I risultati portano a dedurre che i composti organici sono mescolati col ghiaccio d’acqua, che costituisce comunque la superficie di Titano, ricoprendolo con una pellicola di idrocarburi che varia da almeno pochi millimetri a qualche centimetro. Il ghiaccio rimane coperto anche dal flusso di etano e metano liquido su tutta la superficie di Titano che forma laghi e mari, come l’acqua fa sulla Terra.
“La chimica dell’atmosfera di Titano produce composti organici così velocemente che la superficie ghiacciata non si ripulisce nonostante che i flussi di metano ed etano liquidi li lavino via continuamente”, ha detto Clark. “Tutto ciò indica che Titano è un ambiente dinamico comandato dalla chimica organica.”
L’assenza di acetilene rilevata sulla superficie di Titano può benissimo avere una spiegazione non biologica, ha dichiarato Mark Allen, ricercatore principale con la squadra della NASA Astrobiology Institute Titan. Esiste la possibilità che sia la luce solare o i raggi cosmici a trasformare l’acetilene in molecole più complesse che cadono a terra senza la firma caratteristica dell’acetilene.
“Il conservatorismo scientifico suggerisce che una spiegazione biologica dovrebbe essere l’ultima scelta, dopo che tutte le spiegazioni non biologiche siano studiate”, ha detto Allen “Abbiamo un sacco di lavoro da fare per escludere tutte le possibili spiegazioni non biologiche. È più probabile che un processo chimico, senza la biologia, sia in grado di spiegare questi risultati – per esempio, reazioni che coinvolgono catalizzatori minerali”. 
Comunque sognare è lecito.

Nazionalismo vs. Bilderberg Club

Non mi piace un granché l’idea del copia-incolla di articoli provenienti da altri siti, anche se qualche volta io stesso ho ripubblicato interviste riprese da altrove, ma questa volta non ho proprio resistito. Questo è il discorso che il ricercatore Daniel Estulin ha pronunciato in conferenza stampa di fronte al Parlamento Europeo a Bruxelles il 1 giugno 2010, insieme a Mario Borghezio, per evidentemente presentare il suo libro in cui rivela Si tratta di un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario; per un elenco più approfondito consultare il link. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 che gli viene dato dal principe Bernardo d’Olanda, padre dell’attuale regina Beatrice, e da David Rockefeller, quando il 29 maggio un gran numero di politici e uomini d’affari si riunì a Oosterbeek, in Olanda all’Hotel Bilderberg: da cui il nome di questa organizzazione. Da allora questi incontri si ripetono una o due volte all’anno.come tra gli intenti dell’élite finanziaria ci sia quello di far collassare di proposito l’economia globale per plasmare il mondo in una corporazione di cui loro siano i beneficiari, di fatto attaccando i vertici dell’Unione Europea – sinceramente credo che come istituzione abbia le sue gravi colpe e responsabilità nella situazione economica attuale e per quella che si prospetta per il futuro, come i gruppi di potere informali (Bilderberg, Gruppo di Roma, Trilaterale, etc.) siano un serio pericolo per la democrazia – e rivendicando esplicitamente vecchi nazionalismi mescolando alcuni avvenimenti e fatti storici innegabili, che invece dovrebbero esser visti per quello che furono, senza scomodare altre vecchie e nuove teorie complottistiche di qualsiasi natura. Mescolare fatti con ipotesi di complotti oscuri non può che minare le fondamenta di un più generale argomento…

Buona lettura

Siamo oggi nella condizione di cambiare la storia. Finalmente credo che l’umanità abbia un futuro. Una popolazione in un momento demoralizzata e senza scopi sta uscendo da un lungo sogno. In questo risveglio generale, le persone cominciano a fare le domande giuste. Non è più, “cosa otterrò con questo?” Ma “cosa è giusto?”. E’ un fenomeno internazionale di risposta e reazione ad una marcata percezione che il mondo intero è destinato alla catastrofe a meno che noi, le persone, facciamo qualcosa al riguardo.

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Daniel Estulin

Ho scritto un libro sull’argomento Bilderberg. Il libro, in certo modo, si è trasformato nel catalizzatore di un movimento in tutto il mondo. Adesso, non abbiamo molto tempo, quindi vorrei spiegarvi cos’ è il Bilderberg e perché deve essere fermato.

Nel mondo finanziario internazionale, ci sono quelli che conducono gli eventi e quelli che reagiscono agli eventi. Mentre gli ultimi sono più conosciuti, più numerosi, e più potenti in apparenza, il vero potere risiede nei primi. Nel centro del sistema finanziario globale c’è un’oligarchia finanziaria rappresentata dal gruppo Bilderberg.
L’organizzazione Bilderberg è dinamica, nel senso che cambia con il tempo, assorbe e crea nuove parti mentre si disfa delle parti in declino. I suoi membri vanno e vengono, ma il sistema in sé non è cambiato. E’ un sistema che si auto riproduce, una ragnatela virtuale allacciata agli interessi finanziari, politici, economici ed industriali.

Il Bilderberg Club
Si tratta di un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario; per un elenco più approfondito consultare il link. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 che gli viene dato dal principe Bernardo d’Olanda, padre dell’attuale regina Beatrice, e da David Rockefeller, quando il 29 maggio un gran numero di politici e uomini d’affari si riunì a Oosterbeek, in Olanda all’Hotel Bilderberg: da cui il nome di questa organizzazione. Da allora questi incontri si ripetono una o due volte all’anno.

Tuttavia, il Bilderberg non è una società segreta. Non è un occhio maligno che tutto vede. Non c’è cospirazione anche se molte persone con le loro fantasie infantili lo vedono così. Nessun gruppo di persone, e non importa quanto siano potenti, si siedono intorno ad un tavolo al buio, prendendosi per mano, osservando una sfera di cristallo, pianificando il futuro del mondo.
E’ una riunione di persone che rappresentano una certa ideologia.

Non è un Governo Globale o un Nuovo Ordine Mondiale, come molte persone erroneamente credono- Tuttavia, l’ideologia è quella di una Compagnia Mondiale LTD. Nel 1968, in una riunione del Bilderberg in Canada, George Ball, il sottosegretario d’Economia di JFK e di Johnson disse: “Dove si trova una base legittima per il potere dell’amministrazione corporativa di prendere le decisioni che possano colpire profondamente la vita economica delle nazioni i cui governi hanno solo una responsabilità limitata?L’idea dietro ognuna di queste riunioni Bilderberg è di creare quello che loro stessi chiamano L’ARISTOCRAZIA DEL PROPOSITO sul modo migliore per gestire il pianeta tra le élite dell’Europa e del Nord America. In altre parole, la creazione di una rete di enormi cartelli, più potente di qualsiasi nazione sulla Terra, destinata a controllare i bisogni vitali del resto dell’umanità, ovviamente dal loro punto di vista privilegiato, per il nostro bene e beneficio. Noi, la classe inferiore ( “The Great Unwashed “, come si riferiscono a noi).
Tuttavia, il motivo per cui la gente non crede nel Bilderberg ed in altre organizzazioni che lavorano insieme ed esercitano tale controllo nello scenario mondiale è che la loro è una fantasia cartesiana, nella quale le intenzioni isolate di alcuni individui, e non la dinamica dei processi sociali modellano il corso della storia come il movimento dell’evoluzione delle idee e di certi argomenti per varie generazioni e perfino secoli.
Bilderberg è il mezzo per raggruppare istituzioni finanziarie che rappresentano i più potenti e predatori dei nostri interessi finanziari. Ed in questo momento, questa combinazione è il peggior nemico dell’umanità.
Non possiamo che congratularci oggi, il Bilderberg è diventato un argomento dei mass media corporativi. Non perché questi di colpo abbiano ricordato la loro responsabilità verso noi, ma perché noi abbiamo forzato questa posizione scomoda prendendo coscienza che i presidenti, i primi ministri e i loro piccoli re e regine sono burattini di potenti forze operando dietro le quinte.
Qualcosa ci è successo in mezzo al collasso economico generale. Le persone in gran misura si vedono soggette a qualcosa che non sempre capiscono. Ma che li porta ad agire in un certo modo, nel loro interesse. Questo è quello che stanno facendo in Grecia. Questo è quello che stanno facendo negli Stati Uniti. Si chiama il principio antropico. E’ come se una marea arrivasse e si portasse via le nostre paure.
La gente, rendendosi conto che propria esistenza è minacciata, ha perso la sua paura, ed il Bilderberg ed altri lo percepiscono.
Forse è per questo che in un recente discorso nel Council on Foreign Relations a Montreal, Zbigniew Brzezinski, uno dei fondatori della Trilaterale, ha avvertito che “un risveglio politico globale” combinato alle lotte interne dell’élite, minaccia di sviare il movimento dal Governo Globale.
Potete vedere che le persone a questo tavolo vengono da diversi trascorsi politici e ideologici- Quello che ci unisce, però- è che tutti siamo patrioti. E quelli che ci si oppongono, quelli che lavorano per le società segrete, che hanno venduto le loro nazioni per un pezzo di carne, sono traditori. Non solo traditori della loro gente e nazioni, ma di tutta l’umanità.
Adesso, l’argomento di questa conferenza stampa è il Bilderberg: Verso una Compagnia Mondiale LT.
Circa sei secoli e mezzo fa, l’economia europea era collassata in quello che è conosciuto come la “Nuova Età Oscura” d’Europa, il più grande crollo economico e demografico europeo dalla caduta dell’Impero Romano. Poi a metà del 14 ° secolo, gran parte del potere dell’oligarchia si è bruscamente disintegrato. Questa disintegrazione eruttò a catena come una repentina caduta della peggior bolla finanziaria di speculazione del debito nella storia (questo fin’ ora), quando le case bancarie (fiorentine) di Bardi e Peruzzicollassarono. La disintegrazione e caduta della bolla del debito lombardo ha provocato un collasso nel potere dentro le famiglie oligarchiche.

Cosa c’entra questo con il Bilderberg?
Cenni storici
I dati storici ed eventi a cui fa riferimento Daniel Estulin riguardano l’indebitamento delle case fiorentine con Edoardo III d’Inghilterra dopo la messa al bando degli ebrei da parte di suo nonno Edoardo I , che mancò di ripianare il debito.
L’altro evento è quella che chiama “la Nuova Età Oscura”:
in realtà fu l’inizio della Guerra dei Cent’Anni e la successiva epidemia di Peste Nera che uccise circa un terzo della popolazione europea.

La storia moderna si è sostituita alla storia medievale in quel momento quando le istituzioni che singolarmente distinguono la storia moderna dalla storia medievale sono state messe al loro posto. Questo avvenne nel 1439 al Consiglio di Firenze. Quali sono state queste nuove istituzioni?

  1. La concezione delle moderne repubbliche stato nazione sotto il governo di legge naturale
  2. Il ruolo centrale nel promuovere il progresso scientifico e tecnologico come il mandato conferito alla repubblica.

Questi due ideali rappresentano un punto cruciale: la loro esistenza come istituzione, in ogni parte d’Europa, ha cambiato tutta Europa perché questi cambiamenti istituzionali hanno aumentato il ritmo dello sviluppo pro-capite e per chilometro quadrato  dell’umanità sulla natura.
Quindi a nessuna nazione interessava non progredire e non svilupparsi per la paura di essere lasciata indietro, senza speranze.
Il primo successo avvenne sotto la Francia di Luigi XI, che duplicò il reddito pro-capite della Francia e sconfisse tutti i nemici della nazione. Il successo di Luigi XI ha generato una reazione a catena di sforzi volti a stabilire uno stato-nazione sul modello dell’Inghilterra di Enrico VII.
Un’altra idea chiave che proveniva dal Concilio di Firenze, che in seguito è stato realizzato negli Stati Uniti, è il principio universale del benessere generale, su cui si basa l’intera società moderna.
Adesso, benessere non significa un buon a nulla seduto sul divano mangiando pizza, sbavando, guardando la televisione, mentre aspetta che arrivi l’assegno di disoccupazione.
E’ una questione di immoralità. Qual è l’intenzione dell’esistenza dell’uomo e del governo? E’ quella di provvedere al benessere delle generazioni future dell’uomo. Assicurare la nostra sopravvivenza come specie. Il principio del Benessere Generale, come è stato espresso nel compendio del preambolo della Costituzione Federale degli Stati Uniti, è una legge fondamentale.

Come si relaziona questo con l’attualità? Questa gente vuole un Impero. Questo è ciò che è la globalizzazione. E troppe persone credono che per avere un Impero ci sia bisogno di avere denaro. Avete sentito la frase: L’Elite del Denaro. Ma il denaro non è un fattore determinante della ricchezza e dell’economia. Il denaro non fa altro che far girare il mondo. Il denaro non ha un valore intrinseco.
La mente umana influisce sullo sviluppo del pianeta. E’ così che si misura l’umanità. Questo è il vero significato d’immortalità. Quello che ci divide dagli animali è la nostra capacità di scoprire principi fisici universali. Ci permette di innovare, che di conseguenza migliora la vita della gente aumentando il potere dell’uomo sulla natura.
Vedete, stanno distruggendo l’economia mondiale di proposito. E non è neanche la prima volta. Questo è stato già fatto nel XIV secolo durante la Nuova Età Oscura: eliminarono il 30% della popolazione.

La Grande Depressione- Trasferimento della Ricchezza. La Grande Depressione non è stato un evento che che ha spazzato via i capitalisti degli Stati Uniti. E’ stato un evento che li ha resi ancora più ricchi trasferendo la ricchezza della gente nelle mani di quelli che erano già ricchi. E’ così che la Bank of America ha guadagnato miliardi attraverso i pignoramenti nel 1929-1937.

Non credete neanche per un secondo che il più ricco dei ricchi sarà danneggiato dal collasso che sta arrivando. Gli unici feriti saremo noi.
Guardate la Grecia. Quello che stanno cercando di fare è di far collassare il sistema, invece di permettere che la Grecia riorganizzi il suo sistema monetario, stanno imponendo alla Grecia di essere usata, che il debito greco sia finanziato dall’Europa. Ma, questo debito non vale nulla. E’ spazzatura, denaro di monopoli. Quindi chiedere all’Europa che a sua volta sta attraversando la sua debacle finanziaria, di assorbire un debito impagabile, che i greci, certamente, non potranno mai pagare, significa che sicuramente si distruggerà l’Europa. E questo è fatto di proposito, dato che nessuno, neanche Barroso, con tutto il rispetto verso di lui, è assolutamente intellettualmente impedito o Trichet è così stupido.
Disfiamoci della burocrazia di Bruxelles. Licenziamo tutti. Tutti sono mendicanti. Sono inutili. Queste persone non hanno mai fatto niente di utile nelle loro vite.(I leader europei ndr) in realtà appena possono essere considerati umani, sotto la prospettiva della rappresentazione umana del “Per il Bene Superiore dell’Umanità”.
Adesso, quello di cui vi sto parlando non è un problema scientifico ma un problema morale. Una questione di immortalità. Noi come stati nazione, come gente del Pianeta, crediamo nel futuro dell’umanità? E che tipo di futuro avremo tra 100 o 200 anni? O che ne sarà di noi in 10 mila anni? Abbiamo il diritto di sognare? Se può avere un senso essere qui, allora i cattivi non possono vincere.
Per esempio, ci hanno detto che l’euro deve essere salvato. Che il fallimento dell’euro porterà la caduta dell’UE. E’ una bugia. Invece di una debole e disfunzionale unione monetaria europea ritorneremo ad essere repubbliche stati nazioni indipendenti. L’Europa dei nostri avi.
“La diversità culturale non è solo il segno del progresso, ma una polizza di sicurezza contro l’estinzione umana” Una volta nato, il concetto di stato nazione non muore mai; aspetta solo che appaiano esseri umani valorosi e lucidi per la sua difesa, e che perfezionino il concetto. Così dobbiamo essere una fraternità di nazioni, di nazioni sovrane- unite con lo scopo comune dell’umanità. Fino a quando non potremo portare l’Umanità ad una Età della Ragione, la storia in realtà sarà plasmata non dalla volontà della maggior parte dell’umanità, ma da quei pochi che, con intenzioni buone o cattive, conducono il destino dell’uomo allo stesso modo di come una mandria di mucche è guidata avanti e indietro nei prati e, occasionalmente, anche verso il macello”.


Versione originale:

Daniel Estulin
Fonte: www.danielestulin.com
Link: http://www.danielestulin.com/2010/06/03/el-historico-discurso-de-daniel-estulin-denunciando-al-grupo-bilderberg-en-el-parlamento-europeo/
3.06.2010

Versione italiana:

Fonte: www.vocidallastrada.com
Link: http://www.vocidallastrada.com/2010/06/lo-storico-discorso-di-daniel-estulin.html
5.06.2010

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA
Revisione: i riquadri e i corsivi sono opera de: il Poliedrico



Il Sole in bottiglia

Sempre alla ricerca di soluzioni energetiche più efficaci, si spera e si sperimenta anche sulla fusione termonucleare controllata, ma chiunque si sia illuso sulla sua mancanza di radioattività dovrà ricredersi e se pensate di scommettere su questa forma di energia pulita, ci rimettereste dei soldi.

La speranza di avere una fonte energetica virtualmente illimitata e efficiente si scontra spesso con la sua sostenibilità ambientale, fra queste tecnologie senza dubbio va considerata la fusione termonucleare controllata, perché se è vero che essa non genera scorie radioattive, non altrettanto si può dire delle strutture che la dovrebbero produrre. Ma partiamo dall’inizio: cos’è esattamente la fusione termonucleare controllata?
Nell’insensata corsa agli armamenti nata con la fine della II Guerra mondiale, nel 1952 fu fatta esplodere dagli Stati Uniti la prima bomba all’idrogeno (o bomba H) con una potenza di 10,4 megatoni (1 megaton equivale a 4.18 × 1015 joule) sull’atollo del Pacifico Enewetac, nelle isole Marshall. Inventata da Edward Teller, essa funziona sul principio della fissione-fusione-fissione: in pratica una normale bomba atomica genera le condizioni fisiche necessarie alla fusione degli isotopi di idrogeno secondo questo schema: $$^2H + ^3H \ \rightarrow \ ^4He + n + 17,6 MeV$$
Il trizio (\(^3H\)) non è presente nella composizione iniziale della bomba ma viene prodotto dall’urto di neutroni veloci contro i nuclei dell’isotopo di litio (\(^6Li\)) e nuclei di deuterio (\(^2H\)) secondo queste due reazioni nucleari:
$$^6Li + n \  \rightarrow \ ^3H + 4He + 4,8 MeV$$
$$^2H + n \ \rightarrow \ ^3H + 6,2 MeV$$

La fissione finale è generata dai neutroni veloci generati durante la fusione che vanno a scindere gli atomi di uranio 238 superstiti dell’esplosione iniziale e del cilindro dell’ordigno, incrementando l’efficacia della bomba: il tutto avviene in appena 600 millisecondi, il tempo in cui permangono le condizioni di temperatura (3.5 × 10K) e pressione necessarie alle reazioni nucleari. Questo è un esempio di fusione termonucleare incontrollata.

Controllare questa enorme quantità di energia e poterla riprodurre in sicurezza è un sogno che i fisici di tutto il mondo inseguono da quando furono scoperte da Hans Bethe nel 1938.Certo riprodurre le condizioni fisiche necessarie con un ordigno atomico è impensabile, quindi è necessario procedere per altre vie, ma quali? Quella sfera di luce che ci riscalda di giorno, che ha permesso lo sviluppo della vita sulla Terra, e che la gente apprezza quando va al mare, è una stella, il Sole, essenzialmente una palla di plasma di idrogeno, ossia protoni ed elettroni non più legati dalle forze elettrostatiche, liberi, per quanto lo permettano le condizioni fisiche locali, di muoversi liberamente. La temperatura si può tradurre come movimento e i protoni (nuclei di idrogeno 1H) superando la barriera coulombiana per effetto tunnel (le energie tipiche dei protoni è di qualche KeV mentre per infrangere la repulsione coulombiana occorrono energie dell’ordine di MeV) riescono a fondersi formando deuterio, rilasciando un positrone (l’antimateria dell’elettrone) ed un neutrino elettronico (decadimento β+) di 0,4 MeV:$$^1H + ^1H\ \rightarrow \ ^2H \ +\ {e+} \ + \ {ve}$$ Da parte sua il positrone si annichila immediatamente con un elettrone trasformandosi in due raggi gamma. $${e+}\ +\ {e-} \ \rightarrow \ 2\gamma + 1.02 MeV$$
Questa è la forma più efficiente di produzione di energia esistente in natura: l’annichilazione della materia col suo omologo opposto infatti converte tutta la massa disponibile in energia; la famosa reazione materia/antimateria tanto cara agli autori di fantascienza, soprattutto di Star Trek.
Tutto questo processo necessario alla produzione di un nucleo di deuterio è lentissimo: occorrono 1 miliardo di anni perché si avveri la probabilità che due protoni collidano esattamente e non si respingano, ma una stella ha dalla sua i grandi numeri: ci sono 2 x 1024 protoni nel solo nucleo del Sole, più che sufficienti.
Ora che si è reso disponibile il deuterio, esso cattura un altro protone producendo un isotopo leggero dell’elio (\(^3He\)) generando altra energia:$$^2H + ^1H \ \rightarrow \ ^3He + \gamma + 5.49 MeV$$

A questo punto si aprono le strade per diversi percorsi di fusione termonucleare che gli astrofisici chiamano rami pp, illustrarli tutti ci porterebbe fuori argomento, magari sarà materia per un futuro articolo, basti comunque sapere che un nucleo di elio (\(^4He\)) pesa lo 0,7% in meno dei quattro protoni originari, il resto viene convertito in energia sotto forma di fotoni gamma energetici e di neutrini, questi ultimi  inutilizzabili. Questa è un esempio di fusione termonucleare controllata:


[table id=85 /]

È molto importante riuscire a trovare il modo di generare il trizio all’interno del reattore: primo, esso è raro in natura e si trova sulla Terra allo stato gassoso (viene prodotto nell’alta atmosfera dall’interazione dei raggi cosmici con l’azoto atmosferico);  secondo, è radioattivo con una emivita di 12,33 anni (è  nocivo solo per inalazione e ingestione); terzo, è indispensabile per molte reazioni che richiedono una bassa soglia di energia di ignizione. Il problema tecnico non indifferente però è quello rendere immediatamente disponibile il trizio per la combustione.Questa è solo una parte della teoria della fusione termonucleare controllata,  qui non esistono problemi insormontabili: questi si manifestano nella realizzazione pratica di un reattore pienamente funzionante. Innanzitutto è necessario che si realizzi quella che viene chiamata ignizione, il momento di innesco della fusione termonucleare; il  breakeven, ovvero la dimostrazione in cui un reattore genera più energia di quella necessaria ad accendere la fusione; e l’autosostentamento del processo di fusione, perché per essere sfruttabile il reattore deve riuscire a produrre energia per un lungo periodo di tempo ininterrottamente, anche mesi o anni, per poter ripagare i suoi costi di costruzione e mantenimento e generare un flusso costante di energia a costi abbastanza bassi da essere economicamente conveniente.

La camera bersaglio del National Ignition Facility. Guardate il tecnico: la capsula di combustibile è grande come un chicco di pepe in punta alla matita.

Il plasma però è esso stesso una gran brutta bestia: confinare in un volume sempre più piccolo il plasma è un po’ come prendere un budino in mano: come si stringe il pugno questo sguscia via: e infatti vengono studiati vari metodi di confinamento del plasma,  bottiglie magnetiche, fasci di radiazione laser, campi elettrici etc. che finora hanno saputo dare risultati solo parziali e estremamente limitati nel tempo, dell’ordine di frazioni di secondo.
Poi vi ricordate dei neutroni? essi sono importanti per i processi di fusione, ma hanno la spiacevole abitudine di essere totalmente insensibili ai campi elettromagnetici, l’unico modo per fermarli è quello di farli impattare contro il nucleo di un altro atomo con lo spiacevole inconveniente di radioattivare la materia: una camera di contenimento, detta blanket, per esempio in acciaio, in pochi anni sarebbe inutilizzabile per l’effetto dei neutroni più energetici. Per questo si stanno studiando delle soluzioni che vanno dall’impiego di leghe metalliche come Pb-Li a materiali ceramici di Li-Be [1].  Il litio è importante perché oltre che essere fondamentale per la produzione del trizio, è anche un eccellente moderatore di neutroni.
Quindi sono tanti, forse troppi, gli ostacoli tecnici ancora da superare. Probabilmente quando questi saranno risolti avremo sviluppato altre fonti energetiche pulite e più convenienti da rendere la fusione termonucleare utile solo in assenza di altre alternative.

In fondo se ci pensiamo abbiamo già una centrale termonucleare gratuita e potente da sfruttare: il Sole. Invece di reinventare la ruota sarebbe più saggio studiare il modo più efficace e conveniente per raccogliere ed utilizzare la sua immane energia il cui unico difetto è quello di essere democratica e soprattutto gratuita.

alta marea nera

 Un dettagliato studio di modelli realizzato al computer e pubblicato il 3 giugno 2010 (ieri), indica che la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico potrebbe presto estendersi lungo migliaia di chilometri di costa atlantica e l’oceano aperto già questa estate. I risultati della modellizzazione sono colti in una serie di animazioni prodotte dal National Center for Atmospheric Research (NCAR) e collaboratori. L’articolo completo può essere letto a questo indirizzo.

tre… due… uno… via!


Domenica scorsa ho avuto un piccolo incidente: sono caduto malamente e mi sono fratturato il perone destro. Per questo non ho potuto scrivere quello di cui avrei voluto e mi dispiace con i miei lettori. Non che mi fossero mancati gli argomenti, ma scrivere con una gamba dolente e appesa non mi riesce ancora  molto bene e francamente non ho proprio voglia di prenderci l’abitudine. Dimenticavo: non ho avuto bisogno di un argano come questo nel clip per tirarmi su.

Vehicle-Assembly-Building-July-6-2005[1]
Vehicle Assembly Building (Cortesia NASA)

Questo video è stato creato con migliaia di singoli fotogrammi dai fotografi Scott Andrews, Stan Jirman e Philip Scott Andrews che sono riusciti a condensare sei settimane di duro lavoro in tre minuti e 52 secondi. La storia inizia nell’hangar Orbiter Processing Facility al Kennedy Space Center della NASA dove lo space shuttle Discovery è stato attrezzato per la sua missione STS-131. Il veicolo viene quindi sollevato a 160 metri di altezza nel Vehicle Assembly Building, un edificio talmente vasto che può capitare  che in alcune giornate umide al suo interno si formino nuvole di pioggia, issato in posizione verticale e successivamente riabbassato sul suo serbatoio esterno di carburante e i due booster gemelli a propellente solido (perclorato di ammonio). Quindi  la navetta completa viene trasportata verso il complesso di lancio 39 col gigantesco Mobile Launcher Platform alla folle velocità di 1,5 chilometri orari, trainata dal trattore più grande del mondo, il Crawler-transporter. 24 ore prima del lancio lo shuttle viene incassato nella sua protettiva Rotating Service Structure fino a poco prima del lancio. Quell’enorme fumata che si vede al momento del lancio è vapore: la base della rampa è una enorme vasca in cemento che viene inondata al momento del lancio con semplice acqua per evitare che le sollecitazioni acustiche possano danneggiare sia la navetta che la struttura di lancio.
Bello, no?

L’ITALIA CHE SOGNAVO di Lorenzo Peritore

 A  Giovanni Falcone  e  a  Paolo Borsellino,  due  grandissimi  e straordinarisiciliani che si sono fatti ammazzare per l’onestà e la legalità e daiquali tutta l’Italia dovrebbe prendere esempio.
Non era certo questa
l’Italia che sognavo,
un’Italia come questa
io non la immaginavo.

L’Italia dei corrotti
che sconoscono il dovere
accecati e resi schiavi
dal denaro e dal potere.

L’Italia dove emergono
con grande prepotenza
mafia camorra ndrangheta
e tant’altra delinquenza.

L’Italia in cui chi ruba
i soldi dello Stato
gli si risparmia il carcere
eleggendolo al Senato.

L’Italia in cui la gente
non può accampar pretese
se non quella di sperare
di arrivare a fine mese.

l’Italia degli sprechi
che non sa dire basta
a tutti quei politici
che formano la casta.

L’Italia che sognavo
fin da quando ero bambino
era quella a cui aspiravano
Falcone e Borsellino.

Un’Italia che riacquisti
tutta quanta l’onestà
dove valga la giustizia
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Vita di Polvere di Stelle

In queste ore sta rimbalzando sulle agenzie mondiali quella che potrebbe essere la scoperta scientifica dell’anno,  se venisse confermata, la creazione di una forma di vita artificiale con un DNA completamente risequenziato dall’uomo.
La notizia, di per sé eccezionale, non mi sorprende poi più di tanto, sono sicuro delle capacità umane e convinto che la vita in tutte le sue varie forme e combinazioni sia un fenomeno naturale estremamente comune nell’universo. Proverò a spiegarlo su questo Blog, anche se non Vi sarà facile seguirmi e se dovessi urtare la Vostra sensibilità, vi prego di perdonarmi.
Credits: NASA – ESA – Hubble Heritage (STScI/AURA)
ESA/Hubble Collaboration
L’Universo è pieno di enormi nubi di polvere, sappiamo che da esse nascono le stelle.
Un gruppo di studio internazionale che comprendeva ricercatori dell’Accademia Russa delle Scienze, l’Istituto Max Planck in Germania e dell’Università di Sydney, ha pubblicato nel 2007 un articolo sul New Journal of Physics che annunciava una scoperta che per le sue implicazioni era altrettanto esplosiva di quella dei nostri giorni.
Questo team, ha scoperto che la polvere cosmica è in grado di autorganizzarsi in presenza di plasma, creando  formazioni chiamate cristalli di plasma.
La scoperta indica che questi cristalli possono essere più sofisticati di quanto finora realizzato. Nelle simulazioni che coinvolgono polvere cosmica, i ricercatori hanno visto che i cristalli di plasma assumono alcune delle caratteristiche elementari della vita, ovvero la caratteristica struttura del DNA, un comportamento autonomo, riproduzione ed evoluzione.
Questo studio potrebbe rivoluzionare  la visione che abbiamo finora avuto della vita aliena.
Rappresentazione grafica
di una molecola di DNA
Per poter spiegare il meccanismo (i più coraggiosi invito alla lettura dell’articolo completo apparso sulla rivista), prima parliamo di plasma. Il plasma è il quarto stato della materia. Quando il gas è surriscaldato, gli elettroni sono strappati dagli atomi e questi diventano liberi di fluttuare. Il gas ionizzato assume allora una carica elettrica positiva. Questo mix surriscaldato di gas ionizzato e di elettroni liberi si chiama plasma. Le stelle sono fatte di plasma, come circa il 99 per cento della materia dell’universo, anche se il plasma è molto meno comune sulla Terra, dove di solito riconosciamo  solo tre stati della materia: solido, liquido e gas.
Di plasma è anche il vento solare (che abbiamo già incontrato sul Blog) e i venti interstellari, che non sono altro che i venti delle singole stelle sommati assieme e che spesso entrano in contatto con nubi di polvere come quelle studiate dai ricercatori.
Quando il plasma entra in contatto con una nube di polvere, le particelle di polvere raccolgono una carica elettrica fino ad assorbire tutti elettroni dal plasma circostante. La polvere, così caricata negativamente, attira gli ioni di plasma con carica positiva, formando i cristalli di plasma.
Le simulazioni che sono state eseguite sulla Stazione Spaziale Internazionale e in un ambiente a microgravità presso il centro di ricerca tedesco, hanno prodotto spesso cristalli di plasma  in cui si sono generate forme a cavatappi o addirittura forme a doppia elica tipiche del DNA.
In particolare questi cristalli a forma di elica si sono dimostrati in grado di trattenere una carica elettrica e di possedere una certa capacità di auto-organizzazione.
Una volta immersi in un altro ambiente non organizzato i cristalli elicoidali sono stati in grado di riprodursi in due eliche identiche, mostrando quindi  memoria delle loro strutture.
Il diametro di queste eliche varia in tutta la struttura e la disposizione di queste varie sezioni si replica negli altri cristalli, mostrando lo stesso comportamento di quello che si potrebbe definire una sorta di code genetico.
Queste strutture sembrano persino in grado di evolversi. Le formazioni diventano più robuste nel tempo e le strutture più deboli scompaiono.
I ricercatori vogliono verificare se le polveri in un ambiente non simulato, come ad esempio quelli negli anelli di Saturno, possa avere gli stessi comportamenti. Ma i cristalli di plasma sono molto fragili e difficili da verificare.  Esse richiedono inoltre un consistente flusso di plasma, per esistere.
Urano con i suoi anelli
Se queste strutture si presentano nelle simulazioni di laboratorio, i ricercatori ritengono che gli organismi di cristallo possano formarsi anche tra gli anelli di Urano e Saturno, che sono costituiti da piccoli granelli di ghiaccio.
Se l’esistenza in natura di queste forme cristalline dovesse essere confermata, non dovremmo anch’esse considerarle una forma di vita? Essa si nutre di plasma, si riproduce, si evolve e muore: non sono gli stessi requisiti che si richiedono ad una forma di vita?
Oppure, come il fuoco, esso nasce, si evolve e si riproduce per poi spegnersi, ma non è vivo?

Verso la sconfitta di Apophis

L’agenzia spaziale russa sta valutando seriamente tutta una serie di progetti volti a eliminare il pericolo Apophis, l’asteroide così chiamato in memoria della divinità egizia del Caos e scoperto nel 2004.
Sui progetti mirati a scongiurare il rischio di impatto di 99942 Apophis ho scritto lungamente sul Blog, ma perché nonostante i migliori scienziati e i migliori strumenti di calcolo ancora si parla di rischio e probabilità e non certezza?
Perché i dati in nostro possesso sull’asteroide sono ancora troppo pochi, non sappiamo bene, ad esempio, quanto la luce solare possa influire sulla sua traiettoria, stime parlano che questa può alterare significativamente l’orbita dell’asteroide tra i 20 e i 700 chilometri nei prossimi 19 anni, rendendo impossibili accurate previsioni future per i succcessivi 7 anni, tanto da avere un scarto d’errore successivo che va dai 500.000 ai 30 milioni di chilometri; poi c’è l’influenza di altri corpi asteroidali che incontra durante la sua orbita, la posizione dell’asse e la velocità di rotazione e tanti altri fattori che possono rendere vani gli sforzi per una analisi completa e compiuta della sua orbita:  ecco dunque l’origine dell’incertezza.
Migliori e più accurate analisi dei parametri orbitali di Apophis si potranno avere tra il 2011 e il 2013 utilizzando anche il radiotelescopio di Arecibo come radar (qui uno studio del JPL), per poter valutare la probabilità del rischio di impatto, che non è previsto, ricordiamolo,  per il prossimo incontro ravvicinato del 2029, ma per quello successivo, il 13 aprile 2036.
Curioso che sia lo stesso giorno dell’anno del passaggio precedente e che avvenga di Pasqua, sicuramente ci sarà qualche catastrofista che userà questa data per fissare una delle tante future fini del mondo e, se per me il mondo non cesserà prima, sarò lì a rinfacciarglielo.
Le analisi astrometriche dovranno dirci se nel 2029 Apophis attraverserà quella finestra gravitazionale larga appena 600 metri che potrà portarlo a collidere con la Terra nel 2036, e se è necessario intraprendere una serie di missioni spaziali volte  a scongiurare l’evento.
In quest’ottica il direttore dell’agenzia spaziale russa Roscosmos Anatoly Perminov ha fatto molto bene a muoversi in anticipo, proponendo addirittura di inviare una sonda che analizzi le reali condizioni di Apophis meglio di quanto possa fare qualsiasi analisi compiuta da terra.
Io andrò più in là: propongo che qualunque sia l’esito delle analisi astrometriche, un tentativo di modificare la traiettoria  di un vero asteroide debba essere comunque fatto: sono tanti e troppi i rischi di una futura collisione con corpi superiori ai 50-100 metri che una rete di difesa planetaria, sotto il controllo e la responsabilità di un’organismo globale come le Nazioni Unite sarebbe necessaria e urgente. 
Ben vengano quindi le conferenze come quella di Granada, Spagna, dell’aprile 2009, ma è ora che venga proposto anche  un organismo ufficiale stabile e che soprattutto sia condiviso e riconosciuto da tutte le Nazioni e i Popoli della Terra e non soggetto agli sforzi, seppur lodevoli, delle singole agenzie spaziali nazionali.


Binario Alieno

Bynars[1]
I Binari vanno sempre in coppia

I Binari sono umanoidi provenienti dal pianeta  Bynaus e sono interconnessi fin dalla nascita col loro network planetario, un po’ il loro Internet,  attraverso l’asportazione del lobo parietale e la sua sostituzione con un processore sinaptico.

Il loro linguaggio naturale è in binario, ciò consente ai Binari di dialogare con qualsiasi computer e di riprogrammare a piacimento qualsiasi dispositivo che gli capiti a tiro.
Deve essere quello che è capitato alla Voyager 2 e di cui ho parlato qui (vedi Long Life and Prosperity, little big Probe!).
Infatti un sedicente esperto in alieni, spiega così l’accaduto: “It seems almost as if someone had reprogrammed or hijacked the probe, thus perhaps we do not yet know the whole truth,” (… sembra quasi che qualcuno abbia dirottato o riprogrammato la sonda, così che non possiamo sapere tutta la verità…)
La cosa più bella è che questa frase è stata indicizzata sul nostro network planetario, che non è quello dei Binari ma ci manca poco, ben 190 volte, in cui molte volte da fonti che sono testate giornalistiche ufficiali.
La verità è che in realtà, come hanno appurato gli ingegneri del NASA Jet Propulsion Laboratory, c’è stato un cambiamento di stato in un bit (0-1) nel programma del computer di bordo responsabile dell’invio dei dati scientifici.
Il 12 maggio infatti sono riusciti ad avere una lettura completa della memoria del computer dei dati di volo, che come abbiamo già visto è responsabile anche dell’invio dei dati scientifici a Terra, ed hanno isolato il singolo bit che è responsabile dell’errata formattazione.
Comunque ogni esperienza per avere validità scientifica deve essere anche riproducibile, quindi questi tecnici del JPL hanno riprodotto l’errore in un loro computer, ne hanno diversi, e i risultati ottenuti sono in accordo con il degrado dei dati arrivati dalla sonda.
Quindi i Binari, se sono stati loro, hanno tribolato per niente; ma si sa, i Binari esistono solo nell’Universo immaginario di Star Trek.
Ai sedicenti esperti di alieni ricordo che esiste uno straordinario strumento scientifico che si chiama Rasoio di Occam, a cui tutte le ipotesi, anche le più astruse, dovrebbero soggiacere.
Un’ultima notizia prima di lasciarvi: il 19 maggio (cioè domani) dovrebbe essere tentato un reset del programma per ripristinare la normalità dell’invio dati della Voyager 2: incrociate le dita.

La ninna nanna de la guerra

Da sempre ho fatto mio il motto di Salvor Hardin, primo Sindaco di Terminus: «la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci». Questo motto lo dedico a tutti coloro che ritengono che possano esistere guerre giuste, guerre umanitarie, guerre sante, esportazione della democrazia, missioni di pace, etc… tutte dizioni che hanno un unico denominatore: le armi. A loro va anche questa poesia.

 
 
 Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
1914, Trilussa