Binario Alieno

Bynars[1]
I Binari vanno sempre in coppia

I Binari sono umanoidi provenienti dal pianeta  Bynaus e sono interconnessi fin dalla nascita col loro network planetario, un po’ il loro Internet,  attraverso l’asportazione del lobo parietale e la sua sostituzione con un processore sinaptico.

Il loro linguaggio naturale è in binario, ciò consente ai Binari di dialogare con qualsiasi computer e di riprogrammare a piacimento qualsiasi dispositivo che gli capiti a tiro.
Deve essere quello che è capitato alla Voyager 2 e di cui ho parlato qui (vedi Long Life and Prosperity, little big Probe!).
Infatti un sedicente esperto in alieni, spiega così l’accaduto: “It seems almost as if someone had reprogrammed or hijacked the probe, thus perhaps we do not yet know the whole truth,” (… sembra quasi che qualcuno abbia dirottato o riprogrammato la sonda, così che non possiamo sapere tutta la verità…)
La cosa più bella è che questa frase è stata indicizzata sul nostro network planetario, che non è quello dei Binari ma ci manca poco, ben 190 volte, in cui molte volte da fonti che sono testate giornalistiche ufficiali.
La verità è che in realtà, come hanno appurato gli ingegneri del NASA Jet Propulsion Laboratory, c’è stato un cambiamento di stato in un bit (0-1) nel programma del computer di bordo responsabile dell’invio dei dati scientifici.
Il 12 maggio infatti sono riusciti ad avere una lettura completa della memoria del computer dei dati di volo, che come abbiamo già visto è responsabile anche dell’invio dei dati scientifici a Terra, ed hanno isolato il singolo bit che è responsabile dell’errata formattazione.
Comunque ogni esperienza per avere validità scientifica deve essere anche riproducibile, quindi questi tecnici del JPL hanno riprodotto l’errore in un loro computer, ne hanno diversi, e i risultati ottenuti sono in accordo con il degrado dei dati arrivati dalla sonda.
Quindi i Binari, se sono stati loro, hanno tribolato per niente; ma si sa, i Binari esistono solo nell’Universo immaginario di Star Trek.
Ai sedicenti esperti di alieni ricordo che esiste uno straordinario strumento scientifico che si chiama Rasoio di Occam, a cui tutte le ipotesi, anche le più astruse, dovrebbero soggiacere.
Un’ultima notizia prima di lasciarvi: il 19 maggio (cioè domani) dovrebbe essere tentato un reset del programma per ripristinare la normalità dell’invio dati della Voyager 2: incrociate le dita.

La ninna nanna de la guerra

Da sempre ho fatto mio il motto di Salvor Hardin, primo Sindaco di Terminus: «la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci». Questo motto lo dedico a tutti coloro che ritengono che possano esistere guerre giuste, guerre umanitarie, guerre sante, esportazione della democrazia, missioni di pace, etc… tutte dizioni che hanno un unico denominatore: le armi. A loro va anche questa poesia.

 
 
 Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
1914, Trilussa