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Ormai ci siamo! dopo i ritardi nella messa a punto del sofisticato sistema delle ruote che ne aveva fatto slittare il lancio previsto a dicembre dello scorso anno, oramai è quasi tutto pronto per la prossima finestra di lancio prevista per l’autunno 2011 e per lo sbarco successivo su Marte nel 2012. Curiosity (questo è il suo nomignolo, il nome vero è Mars Science Laboratory) sarà molto più grande e sofisticata dei cuginetti Sojourner, Spirit e Opportunity.
Curiosity infatti peserà ben 800 Kg di cui ben 65 saranno composti da strumenti scientifici. Un ciclope se rapportato ai precedenti rover Spirit e Opportunity che ne pesavano soltanto 185, ma dotato di una formidabile vista stereoscopica tridimensionale grazie alla MastCam, la quale fornirà al rover spettri multipli e immagini a colori in alta definizione da 1200×1200 pixel e con possibilità di riprendere video ad alta definizione di 1280×720 pixel a 10 frame al secondo con compressione hardware. Le due camere di cui è composta la MastCam saranno in grado di riprendere immagini di oggetti ad una distanza di 1 km con una risoluzione di 10 cm per pixel. Una bella vista, non c’è che dire per un ciclope.
Sarà la missione scientifica più avanzata di qualsiasi altra missione su Marte e gli strumenti scientifici sono stati forniti dalla comunità scientifica internazionale; Curiosity avrà il compito di analizzare dozzine di campioni del terreno e di roccia per accertare se Marte abbia nel suo passato ospitato, o possa ora e nel futuro ospitare, la Vita. È previsto che la missione duri almeno un anno marziano (circa 2 anni terrestri) ma visto come sono andate tutte le altre missioni marziane c’è chi spera ne faccia almeno il doppio; io sono tra questi inguaribili ottimisti sognatori.
Per finire, vi voglio svelare una curiosità: a bordo del Curiosity vi sarà anche un chip che conterrà i nomi di chi si è registrato alla pagina http://marsparticipate.jpl.nasa.gov/msl/participate/sendyourname/ per l’eternità, o perlomeno finché esisterà il rover.
Io e la mia famiglia ci saremo, i nostri nomi resteranno insieme a quello di migliaia di altri esseri umani su una scheggia di silicio lanciata su un altro pianeta anche quando cesserà il ricordo delle nostre esistenze. Una piccola scheggia di immortalità che nessuno ci potrà togliere.
(1) cortesia NASA Jet Propulsion Laboratory California Institute of Technology
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